Tre anni di fidanzamento. Quattro anni di squalifica. E comunque tanti guai. Sta costando molto a Carolina Kostner, bronzo olimpico a Sochi, una storia d'amore che, finché è durata, sembrava da cartolina e invece ora è da casellario giudiziario. La procura antidoping del Coni l'ha deferita, chiedendo una pesantissima squalifica di 4 anni e 3 mesi. È accusata di favoreggiamento ed omessa denuncia relativamente al caso di doping che ha portato alla squalifica fino al 30 gennaio 2016 di Alex Schwazer, marciatore azzurro e suo ex fidanzato. Come noto, l'oro di Pechino 2008 era risultato positivo all'epo quattro anni dopo, alla vigilia delle Olimpiadi di Londra.
Ma se Alex sta oggi scontando la sua pena sportiva e di recente si sarebbe dichiarato pronto a tornare in pista per Rio 2016, per Carolina invece i veri guai iniziano adesso. La Kostner aveva infatti dichiarato agli inquirenti di non sapere nulla o di non aver compreso appieno le pratiche del suo fidanzato di allora: dalla tenda per respirare alle medicine che Alex portava con sé. Tre le versioni fornite dalla pattinatrice, contrastanti però con quanto dichiarato da Schwazer nella sua ultima audizione al Coni. Stando a questa, quando la Wada andò a trovarlo a Oberstdorf, la gardenese riferì che lui si trovava a Racines mentre invece era in casa. La Kostner lo avrebbe fatto per motivi di privacy, è quanto fatto sapere a suo tempo dal legale, Giovanni Fontana, che definì anche un «episodio del tutto sporadico» l'incontro in un autogrill tra Schwazer e il medico inibito a vita, Michele Ferrari, a cui la fuoriclasse del ghiaccio assistette. Sempre Fontana, ieri sera, all'Ansa, ha poi dichiarato: «Carolina Kostner (ora negli Usa, ndr) ritiene che la situazione sia assurda. In questa storia non c'entra niente. È una persona colpita da questo fatto e vuole andare in fondo... La richiesta è abnorme... a chi non ha mai fatto uso di doping una sanzione maggiore rispetto a chi ha ammesso di averne fatto uso... Carolina non ha commesso niente e non aveva nulla da denunciare». Quanto alle versioni contrastanti, «non le vedo contrastanti».
Intanto è bufera anche nel mondo dell'atletica.
L'Ufficio Procura Antidoping del Coni ha deferito tre dei quattro staffettisti della 4x100, argento europeo a Barcellona 2010. Per Simone Collio (2 anni e 3 mesi), Maurizio Checcucci (due anni) e Roberto Donati (8 mesi) fu record italiano. Che ora rischia di essere cancellato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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