Mario Balotelli crea sempre motivo di discussione nel bene e nel male. Al Bentegodi di Verona, qualche settimana fa, è stato vittima di alcuni cori razzisti da parte di un gruppo di tifosi scaligeri che hanno scatenato l'ira dell'ex Inter, Milan, Liverpool e Manchester City. Il dibattito è stato acceso nei giorni a seguire e il tutto è finito con un nulla di fatto e con nessuna squalifica per quei tifosi che avevano apostrofato il classe '90 con determinate parole di matrice razziale.
Il caso è andato dunque in archivio ma Supermario ha pensato bene di far parlare ancora di lui in altri ambiti, non allenandosi nella maniera giusta, secondo Grosso, ed essendo così rispedito a casa dal neo allenatore del Brescia proprio perché svogliato e non con il giusto approccio. Il campione del mondo con l'Italia nel 2006 ha poi rincarato la dose non convocandolo per la trasferta di Roma usando parole abbastanza dure nei confronti del 29enne nato a Palermo.
Il razzismo resta comunque un tema molto delicato nel mondo del calcio e il Presidente del Brescia Massimo Cellino si è reso protagonista di un'uscita infelice a margine fuori dagli uffici della Lega Calcio: "Cosa devo dirvi su di lui? Mario è nero, ma sta lavorando per schiarirsi e ha molte difficoltà... Mario dà forse più peso ai social che ai suoi valori da sportivo. Non l'ho preso per gli abbonamenti. Sta diventando un punto di debolezza per sovra-esposizione".
L'ex Presidente del Cagliari ha poi continuato bacchettando anche il suo neo allenatore Fabio Grosso: "Nel calcio ci sono squadre che combattono e vincono, se pensiamo che un giocatore da solo possa vincere le partite, offenderemmo il calcio e la squadra. Altrimenti, giocheremmo uno contro undici. Grosso ha fatto un errore in conferenza stampa a parlare di lui e non della squadraDobbiamo parlarne il meno possibile e spegnere questi social. Sono la bestia del 2000".
Cellino ha poi spiegato la motivazione che l'ha spinto a puntare su Balotelli quest'estate: "Non l'ho preso per farmi pubblicità, ma perché può ancora dire qualcosa nel mondo del calcio. Quando sarà in condizione di farlo, se lo sarà, risponderà in campo- In quel momento tornerà ad essere un calciatore. Adesso però mi sembra un po' lontano dall'esserlo. L'ho preso sognando che fosse un valore aggiunto, ma non speravo assolutamente che fosse quello che doveva salvare la squadra. L'ho detto anche a lui, è troppo facile scaricare le colpe solo su Balotelli e usarlo come capro espiatorio. Questo è il motivo per cui ho cambiato allenatore. Andava più aiutato lui che noi, forse all'inizio eravamo in grado di farlo ma ma adesso ci siamo indeboliti come squadra ed è più difficile".
Il Brescia calcio ha voluto spezzare una lancia in favore
del suo patron e della battuta infelice: "La battuta di Cellino è stata rilasciata nel tentativo di sdrammatizzare un’esposizione mediatica eccessiva e con l’intento di proteggere il giocatore stesso".Nota stampahttps://t.co/WTGMOpwhcA pic.twitter.com/Nqy1IZWJ6u
— Brescia Calcio BSFC (@BresciaOfficial) November 25, 2019
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