In Champions è Italia-Spagna. Juve e Roma contro i due re

Allegri ritrova il Real e CR7 dieci mesi dopo il ko a Cardiff. I giallorossi contro il Barça di Messi per cancellare un 6-1

In Champions è Italia-Spagna. Juve e Roma contro i due re

Il peggior sorteggio possibile. Sarà Italia-Spagna nei quarti di Champions, con Barcellona e Real Madrid sulla strada di Roma e Juventus. Spettacolo e sold out assicurati con le giocate dei fenomeni Messi e Ronaldo (cinque Palloni d'Oro a testa nell'ultimo decennio e «centenari» nel numero di gol europei), passare il turno per le nostre - i cui impegni continentali si incroceranno con la fase calda del campionato - sarà impresa durissima. La mano di Shevchenko è stata ancora più micidiale con giallorossi e bianconeri di quanto non era stato il piede dell'attaccante ucraino ai tempi del Milan. Allegri ritroverà Zidane esattamente dieci mesi dopo l'amara notte di Cardiff quando Cr7 - sette gol in 5 gare con la Juve - e soci travolsero la Juve con una ripresa devastante, a Trigoria la mente è corsa all'ultimo precedente del novembre 2015 quando la Pulce e compagni infilarono seireti alla Roma di Garcia dopo il super gol da centrocampo di Florenzi all'andata.

Quarti di nobiltà dal sapore di rivincita, dunque, per le squadre italiane sedute al tavolo delle grandi. In Spagna - come ha rivelato ieri il quotidiano As - nessuno avrebbe voluto incontrare la Juve, nonostante ci sia una statistica che fa sorridere i Blancos: nelle cinque occasioni in cui le finaliste si sono reincontrate l'anno successivo, ha sempre superato il turno chi aveva alzato la Coppa. Ma c'è da considerare l'orgoglio e il carattere del gruppo di Allegri, tecnico dalle grandi capacità pragmatiche che dovrà ripartire dai primi 40 minuti della finale del 3 giugno 2017, oltre che un altro dato numerico: nelle sfide su due partite, la Juve è stata una vera bestia nera per i madridisti, eliminati nelle ultime quattro sfide con andata e ritorno. In pratica, è dalla stagione 1986-87 che il Real non supera l'ostacolo bianconero nel cammino verso la finale. E addirittura la Signora alzò la sua ultima Champions nel 1996 (con Lippi in panchina) dopo aver fatto fuori i Blancos proprio ai quarti.

Ma il Real in Europa semplicemente domina da due anni, con la stessa autorità che la Juve sta proponendo in serie A. E come sostiene Allegri, in Liga si è riposato conservando le energie per la Champions. In casa Roma solo Francesco Totti - che ha quasi «gufato» i rivali bianconeri sussurrando il nome Real nel momento del sorteggio che riguardava la Juve - si augurava di pescare nell'urna il Barcellona. «Mio figlio è pazzo di Messi, l'ultima volta gli ho chiesto la maglia perchè gliene avevo regalate cinque delle mie... - così l'ex capitano giallorosso -. In Champions abbiamo fatto un cammino positivo, arrivando primi in un girone con Chelsea e Atletico Madrid ed eliminando l'ostico Shakhtar, avranno da sudare per eliminarci». I precedenti dicono che quel successo tennistico di 28 mesi fa è l'unico ko subìto dalla Roma, nell'era Capello i giallorossi annientarono il Barça di Kluivert e Rivaldo. E l'attuale tecnico Valverde ha mutato il volto della truppa dell'epoca di Guardiola: squadra meno asfissiante in fase di riconquista del pallone e più attenta in difesa (appena due gol incassati in Europa). «Viviamo questa sfida con entusiasmo e consapevolezza», ha sottolineato Di Francesco, chiamato a un altro esame di maturità.

e Juve e Roma non ridono, la Lazio può invece guardare con ottimismo al passaggio del turno in Europa League: il Salisburgo di Rose (carriera simile a quella di Inzaghi,

come lui ha iniziato la gavetta nel settore giovanile) non è certamente un avversario da far tremare i polsi. Anche se i due ko del 2009 non sono confortanti. Ma gli spauracchi Atletico e Arsenal avranno altri avversari...

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