Ciao Giampaolo, il Toro si affida a Nicola

Regalò a Cairo la promozione in A da giocatore: ora la chiamata attesa

Ciao Giampaolo, il Toro si affida a Nicola

Marco Giampaolo non è più l'allenatore del Toro. Al suo posto, Davide Nicola: l'ufficialità arriverà oggi ma, a meno di cataclismi notturni, dubbi non ce ne sono. Nicola avrà nel frattempo risolto il contratto che ancora lo legava al Genoa squadra da lui pilotata alla salvezza la scorsa stagione e coronerà così uno dei suoi sogni. Nato a Luserna San Giovanni e residente a Vigone, a due passi da Torino, quindici anni fa aveva regalato a Cairo la promozione nella massima serie segnando di testa al Mantova: cuore granata nel vero senso del termine, non aveva mai nascosto il desiderio di tornare a casa. Lo aspetta un'impresa per nulla facile, visto che erediterà una squadra terz'ultima in classifica, sfiduciata e senza nerbo. Costruita male e gestita, se non peggio, altrettanto: Giampaolo lascia con 13 punti in 18 partite, senza una vittoria casalinga in tutto il girone di andata (mai successo nella storia della società granata) e con la difesa più perforata del campionato.

Non tutte le colpe sono comunque del tecnico nato a Bellinzona, cui non è stato messo a disposizione un gruppo con caratteristiche tali da facilitarne il lavoro: niente regista, nessun palleggiatore, non una seconda punta degna di tal nome. A poco è anche servito il suo tentativo di adattarsi al 3-5-2: la squadra ha dato qualche cenno di risveglio contro le grandi, ma non è mai stata in grado di proporre il gioco necessario per tirarsi fuori dalla palude.

Adesso, palla a Nicola. Che ha vinto la concorrenza di Moreno Longo, altro cuore granata visto all'opera nel finale dello scorso campionato senza però essere confermato, e che permette per l'ennesima volta a Cairo di placare la rabbia dei tifosi. Nessuno ne contesterà insomma la scelta, in compenso non diminuirà la rabbia verso un presidente che ha ormai da tempo perso il feeling con la piazza e le cui scelte non solo di mercato si sono spesso rivelate un autogol. Nicola sarà il suo 19° allenatore in sedici anni: non è record, ma certo sono numeri che certificano confusione e approssimazione.

Dopo di che, il prossimo tecnico granata è uno che sa come si fa: prima di salvare il Genoa, nel 2017 aveva guidato in porto il Crotone grazie a una rincorsa da record che aveva fruttato 20 punti tra aprile e maggio. Un traguardo festeggiato attraversando l'Italia in bicicletta e arrivando al Filadelfia: casa sua da sempre, da oggi un po' di più.

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