Coach ragazzini contro nella sfida dell'anno che si gioca all'attacco

Superbowl: stanotte negli Usa si fermano per il rito. McVay ha 36 anni, Taylor 38: guidano Rams e Bengals con idee iper offensive. Show garantito

Coach ragazzini contro nella sfida dell'anno che si gioca all'attacco

Settantaquattro anni in due, solo quattro in meno di Pete Carroll, allenatore dei Seattle Seahawks. Sean McVay è del 1986, Zac Taylor è del 1983, e sono i due coach che si sfidano domani sera nel Super Bowl LVI, il numero 56 di una serie iniziata nel 1967 a Los Angeles e che a Los Angeles torna, anche se non è la L.A. di quel primo Super Bowl, che del resto non aveva ancora neppure tale nome.

All'epoca si giocò, tra Green Bay Packers e Kansas City Chief, in un Coliseum con enormi vuoti, stavolta tutti al SoFi Stadium, l'impianto da 70.000 spettatori, con capienza aumentabile fino a 100.000, aperto poco più di un anno fa nel quartiere di Inglewood, non lontano dall'aeroporto, una sorta di astronave in piena vista di chi atterra. Lo stadio è stato costruito dai Los Angeles Rams, che ora ci giocano il Super Bowl ma da squadra... ospite: ad essere formalmente in casa, per alternanza tra le due diverse conference, sono i Cincinnati Bengals di Taylor, squadra attesa ad una buona stagione ma arrivata in finale con una serie di partite sorprendenti, due vittorie esterne nei quarti di finale e semifinale contro avversarie teoricamente superiori.

Una sfida interessante anche per i due leader, i due quarterback: quello dei Rams, Matthew Stafford, arrivato l'estate scorsa dopo 12 stagioni a Detroit, ha 34 anni, quello dei Bengals, Joe Burrow ne ha 25. Curiosamente, entrambi scelti come numero uno nei rispettivi draft, 2009 e 2020, e nel caso di Burrow una ripresa magnifica da un bruttissimo incidente al ginocchio subito nel novembre dello stesso 2020.
Però la curiosità sui due coach ragazzini è forte, anche perché nel 2017 e 2018 Taylor, seppure più anziano, è stato assistente di McVay proprio nei Los Angeles Rams e ha portato con sé alcune filosofie, soprattutto offensive: i due coach infatti condividono una forte attenzione all'attacco, ma al tempo stesso, consci della difficoltà di battere difese fantasiose e organizzate, hanno scelto preparatissimi allenatori proprio per fermare le squadre avversarie.

È il solito tema: non è più vero, come si diceva una volta, che l'attacco vende i biglietti ma la difesa vince le partite, ma ad esempio lo scorso anno fu la difesa di Tampa Bay ad imbrigliare Pat Mahomes, quarterback di Kansas City, e solo tre anni fa proprio i Rams di McVay, dopo un'ottima stagione offensiva, segnarono solo tre punti nel Super Bowl perso contro New England.

Del resto, McVay al college era stato un ricevitore, Taylor un

quarterback, e la testa è quella: e nelle ore che precedono la partita la domanda che molti si faranno è quale delle due si dimostrerà più raffinata dell'altra.

Orari e tv:
Diretta ore 00.30 Rai 1 e Dazn

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