Doveva succedere. Prima o poi le traiettorie di Pecco e Marc erano destinate ad incrociarsi. Si può ben dire che è successo prima del previsto; lo scontro, invece, si sperava di evitarlo il più a lungo possibile. In Portogallo Marquez ha affondato il sorpasso sul primo della classe, che ha replicato infilandosi nel varco aperto dallo spagnolo. Sfortuna vuole che Marc gli abbia chiuso la traiettoria addosso ed entrambi siano finiti a terra. Frittata fatta, zero punti per il campione in carica, zero punti per l'ex spauracchio della MotoGP, deciso a tornare al più presto nelle posizioni degli anni migliori. Dopo il 2° posto nella Sprint, tornare sul podio o andarci vicino nel Gp era troppo bello così quando si è trovato alle spalle di un Bagnaia un po' in difficoltà nel finale, è andato all'attacco, ma il risultato non è stato quello sperato. Si può attribuire un pizzico di responsabilità in più all'uno o all'altro, ma si finirà per convenire che nessuno voleva mollare.
Certo che no, Bagnaia è il campione in carica e aveva già due Ducati davanti, doveva forse dare strada a Marquez senza resistergli? Quando lo spagnolo ha deciso di lasciare la Honda per guidare la Ducati, a Borgo Panigale sono stati entusiasti, perché una cosa del genere fatta da un otto volte iridato era una straordinaria prova della loro forza, la promozione che non osavano immaginare e forse un'occasione da non perdere. Sapendo che un rischio c'è: quello di far saltare gli equilibri.
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