La sintesi l'ha data al triplice fischio Sandro Nesta, il tecnico dei brianzoli: «I derby non si perdono. Ma ora si deve pensare a vincere». In pochi concetti c'è tutto il Como-Monza che mai si era visto in serie A e che, dopo 90 minuti senza toccare alte vette qualitative, consegna un punto a testa e lascia entrambe sul fondo. Poco, insomma, per dare ossigeno alla classifica, ma a sufficienza per non subire l'onta di fronte al rivale per eccellenza nel lotto del massimo campionato. In parità, nel complesso, anche i tempi di gioco. Con il Como a condurre meglio nella prima metà e il Monza a uscire sulla distanza dei secondi 45 minuti.
Primi squilli con Federa da una parte e Kyriakopoulos dall'altra, anche se la prima vera occasione ce l'ha alla mezzora Caldirola di testa. E sempre di testa arriva il gol del vantaggio lariano, dopo una deviazione proprio di Kyriakopoulos su Goldaniga che Engelhardt ribadisce in rete: primo centro in A per il centrocampista tedesco e primo di testa segnato dai lariani. La ripresa si mette in parità per un intervento aereo a braccia larghe di Paz che il Var giudica da calcio di rigore capitalizzato da Caprari (per lui 50° gol in serie A).
In equilibrio anche le chance per piazzare la beffa all'ultimo sussurro: Maldini di tacco libera Djuric, con il bosniaco che supera Reina ma centra il palo esterno al secondo di recupero. Pochi istanti dopo tocca a Belotti in gioco aereo angolare troppo e spedire a lato, a Turati battuto. Tutti sollevati, ma nessuno contento.
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