Conte non cede alle provocazioni. Stesso Napoli con la sorpresa Como

La capolista cerca conferme e aspetta Lukaku

Conte non cede alle provocazioni. Stesso Napoli con la sorpresa Como
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La capolista sfida la sorpresa del campionato e i paperoni del calcio. Nessun presidente italiano può competere con i fratelli Hartono ma in questo momento nessuno sembra reggere il passo del Napoli. Che vuole allungare, approfittando dell'anticipo per scrollarsi di dosso quella tensione che altri gli vorrebbero invece appiccicare addosso. Quel «ccà nisciuno è fesso» pronunciato da Conte è un chiaro segnale spedito alla concorrenza, alla Juventus in particolare che attraverso l'ex Giuntoli continua a indicare gli azzurri favoriti per lo scudetto. La scaramanzia c'entra poco in questi casi: «Sono abituato alla tensione e penso che sia giusto averla anche per i calciatori ma la tensione deve essere costante, per i tre punti. E noi la dobbiamo gestire e saper cavalcare, senza guardare all'obiettivo finale ma ragionando di volta in volta».

L'allenatore è troppo navigato per cadere nel tranello della provocazione, predica calma e concentrazione totale anche se l'avversario si chiama Como. «Hanno battuto l'Atalanta a Bergamo e poi il Verona, hanno individualità interessanti, giocano un buon calcio e un tecnico che conosco per averlo allenato al Chelsea. Ero sicuro che avrebbe fatto bene in panchina, questa per noi sarà una gara tosta e piena di insidie»: Conte non è tipo che bluffa quando c'è da parlare chiaro, l'anticipo di questa sera al Maradona è tanto importante quanto pericoloso, non a caso ha ripristinato l'abitudine del ritiro pre-gara in occasione delle sfide casalinghe. Eletto allenatore del mese, l'allenatore leccese è curioso di vedere all'opera la sua capolista contro la squadra del mese, sa bene che ambizioni e speranze passano per questa sfida, l'ultima prima della sosta.

Cambierà poco, quasi niente, non ha esigenze di turnover immediato essendo fuori dalle coppe europee, si affida tanto anche se non lo dice al suo pupillo di sempre, l'unica nota un po' stonata di questo avvio. Lukaku è in evidente ritardo di condizione, lui ne è conscio, per questa ragione ha chiesto e ottenuto dalla nazionale belga di essere esentato dalle convocazioni fino a dicembre.

Avere un centravanti a pieno regime, in questo momento, potrebbe fare la differenza: «Cerco di dare ogni giorno qualcosa in più ha confessato ieri Big Rom perché questa è la mia mentalità, i risultati si vedono sempre alla fine». Ma oggi tutti invocano il suo ritorno al gol, non solo Conte.

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