No al Tapiro d'Oro. Antonio Conte ha rifiutato il riconoscimento satirico di Striscia la Notizia dopo il caos scoppiato nella semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Juventus.
Sono giorni ancora turbolenti per Antonio Conte, tra l'eliminazione in semifinale di Coppa Italia contro la Juve, il dito medio e lo scambio di insulti con il suo ex presidente Andrea Agnelli e tutte le polemiche che ne sono seguite. Attapirato sì ma per niente in vena da stare allo scherzo e accettare che Valerio Staffelli di "Striscia La Notizia" gli consegnasse il Tapiro d'Oro. Il tecnico nerazzurro ha reagito con totale indifferenza nei confronti dell'inviato. Lo ha ignorato, ha scelto il silenzio, è salito in auto senza nemmeno rivolgergli uno sguardo. Visibilmente stizzito, nervoso e ancora scosso, Conte ha evitato ogni contatto ed è andato via, rifiutando quel riconoscimento speciale.
A novembre aveva ricevuto il quarto Tapiro d’Oro della carriera, all’indomani della sconfitta casalinga di Champions League contro il Real Madrid, ora lo ha praticamente dribblato scappando a bordo della propria automobile. Impossibile avere voglia di sorridere, come è tuttavia comprensibile, dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia e soprattutto dopo gli spiacevoli episodi avvenuti a margine del match con la Juventus.
La Procura Figc apre un'inchiesta
Dopo il comunicato del Giudice Sportivo in cui non c’è nessun riferimento al post partita di Juve-Inter, la Procura Figc inizia a muoversi sulla vicenda. Il capo dell'ufficio, Giuseppe Chinè, ha aperto un'inchiesta "relativa ai comportamenti di dirigenti e tesserati bianconeri e nerazzurri durante e al termine della gara. A riguardo - hanno spiegato da ambienti della Procura - è già stato convocato il quarto uomo Daniele Chiffi". Naturalmente, il procuratore dovrà acquisire tutti i documenti necessari e la decisione di aprire il fascicolo è considerata inevitabile. Bisognerà ora accertare se gli episodi sono stati valutati nel referto arbitrale e nella relazione degli ispettori: nel caso, la Procura potrebbe acquisire tutti i video per ricostruire l'accaduto.
Successivamente dovrà scegliere se archiviare o deferire al Tribunale Federale Nazionale.
A quel punto La Procura potrebbe agire in base all’articolo 39 del Codice di giustizia sportiva della Figc sulle “condotte gravemente scorrette” che prevede una sanzione minima di due giornate di squalifica per calciatori e allenatori e un’inibizione di un mese per i dirigenti. Tuttavia non è da escludere che la vicenda si possa concludere, qualora si scegliesse la terza via del patteggiamento, con alcune multe.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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