Coronavirus, il dramma nel mondo delle bocce: oltre 250 morti tra i tesserati

La pandemia da coronavirus ha fatto diverse vittime tra i soci dei vari bocciodromi d'Italia. "Una strage. Come altro potrei chiamarla?", le parole del presidente della sezione bergamasca della federazione italiana bocce

Coronavirus, il dramma nel mondo delle bocce: oltre 250 morti tra i tesserati

La pandemia da coronavirus ha messo in ginocchio l'Italia, l'Europa e il mondo intero. Nel Bel Paese, però, la regione più colpita è stata senza dubbio la Lombardia con Brescia e Bergamo le più falcidiate come numero di contagi e di morti. Roberto Nespoli, presidentedella sezione bergamasca della federazione italiana bocce ha raccontato il dramma ai microfoni del Corriere.it: "Una strage. Come altro potrei chiamarla? Qui a Bergamo ho mandato messaggi di cordoglio alle famiglie di 35 soci morti di virus in poche settimane".

Il numero uno della federazione ha poi continuato nel triste racconto: "Avevano dai 60 ai 75 anni e frequentavano regolarmente i nostri campi in una provincia dove le bocce, mi creda, sono religio. Giocavano, si divertivano, si impegnavano nel volontariato perché il nostro piccolo grande sport è soprattutto quello. A un certo punto ho smesso di contare gli amici scomparsi perché ho dovuto lottare per la mia, di vita. Sono rimasto contagiato, ho passato 15 giorni che non augurerei al peggior nemico. Ne sono uscito e domani ho una radiografia di controllo ai polmoni: incrocio le dita". Roberto Nespoli non è solo il presidente della sezione bergamasca della federazione italiana bocce, è anche un ex giocatore di alto livello.

Non solo Nespoli, anche il presidente nazionale Marco Giunio De Santis ha parlato di queste gravi perdite:"Ci sono centinaia di contagi e almeno 250 morti soprattutto tra Veneto, Friuli, Lombardia, Piemonte e Marche, regioni di grande tradizione. Un bilancio definitivo al momento è impossibile". In Italia ci sono circa 1600 bocciodromi che sono spesso punto di ritrovo per gli over 65 e che in questo momento sono serrati per via del coronavirus che sta mietendo centinaia di vittime giorno dopo giorno, anche se negli ultimi giorni i dati parlano di un lieve, lievissimo calo della mortalità totale in Italia.

Antonio Riva, 80enne di Verbania, uno dei più grandi nella storia delle bocce con tre titoli mondiali e due europei in bacheca sta combattendo contro il coronavirus mentre anche tra i più giovani c'è da registrare il contagio della 31enne Virginia Venturini, campionessa mondiale nella categoria volo che è stata a lungo in

isolamento nella sua città, Buttrio, in Friuli-Venezia Giulia, con sintomi riconducibili al covid-19 ovvero febbre alta, perdita della voce e della capacità di percepire gli odori: fortunatamente la ragazza sta meglio.

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