Quei ripetuti "buuh" della curva Nord della Lazio all'indirizzo di Koulibaly non sono passati inosservati. Prima l’arbitro Irrati ha sospeso la partita, per quattro minuti. Oggi invece è arrivata la sanzione del giudice sportivo: due turni di chiusura per la curva e 50mila euro di ammenda alla Lazio. La sospensione dell'arbitro a quanto risulta non ha influito sulla decisione: la sanzione, infatti, sarebbe stata la stessa anche senza interruzioni del match per i cori razzisti rivolti nei confronti del giocatore di colore del Napoli.
L'arbitro aveva fermato il gioco al 24' della ripresa, chiamando le due squadre a centrocampo. Le due tifoserie si stavano pesantemente insultando quando, all'improvviso, Koulibaly è finito nel mirino degli ultras della Lazio, che hanno iniziato ad "ululare" e a gridare slogan pesantemente offensivi come questo: "Vesuvio lavali col fuoco". Dopo la sospensione della gara l'arbitro ha fatto leggere un comunicato all'altoparlante, dicendo che se le intolleranze fossero continuate la partita sarebbe stata definitivamente interrotta. I tifosi più esagitati a quel punto si sono calmati anche se alcuni di loro, dopo poco, hanno iniziato a prendere di mira il presidente Lotito.
Koulibaly ringrazio giocatori Lazio e l'arbitro
"Una vittoria importante! - scrive Koulibaly su Instagram -. Però stasera voglio ringraziare tutti per i messaggi di solidarietà che mi sono arrivati. Voglio ringraziare anche i giocatori della Lazio, ma soprattutto l’arbitro Irrati per il suo coraggio.
Ringrazio i miei compagni di squadra, la società e i nostri tifosi che sono stati di un grande sostegno contro questi brutti cori! Andiamo avanti e forza Napoli sempre!". A Castel Volturno, nella notte, i tifosi azzurri del club Casal Di Principe hanno affisso uno striscione: "Onore al tuo colore K2 Koulibaly vero lottatore".
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