Correva l'anno 1998, in piena primavera. Di lì a poco la Francia avrebbe vinto il mondiale giocato in casa e Bierhoff si sarebbe piazzato al primo posto tra i capocannonieri della Serie A grazie alle 27 reti messe a segno con la maglia dell'Udinese. Quel campionato, vinto dalla Juventus, verrà però ricordato soprattutto per quanto accaduto alla 31esima giornata del 26 aprile: quello scontro di gioco tra Iuliano e Ronaldo in piena area di rigore bianconera.
L'arbitro Ceccarini lascia correre, la Juve avanza e pochi secondi dopo viene concesso un penalty per l'intervento scomposto di West su Del Piero. L'allora direttore di gara è tornato sull'episodio di recente, ammettendo di aver commesso un errore: non aver fischiato un calcio di punizione in favore dei bianconeri, per sfondamento dell'attaccante brasiliano. È stato come gettare benzina sul fuoco.
Nonostante gli oltre vent'anni trascorsi, la curva dell'Inter non ha dimenticato. La dimostrazione nell'ultimo turno di campionato, la scorsa domenica, quando Icardi e compagni sono scesi in campo al Friuli. L'allenatore in seconda dell'Udinese è proprio Iuliano e i tifosi nerazzurri non hanno perso occasione per prenderlo di mira: nel secondo tempo dalla curva sono giunti pesanti insulti, tali da far decidere al Giudice Sportivo di sanzionare la società milanese per 3.000 euro.
Così recita il referto della Lega.Ammenda di € 3.000,00 alla Soc. INTERNAZIONALE per avere suoi sostenitori, nel corso del secondo tempo, intonato ripetutamente cori gravemente offensivi nei confronti dell'allenatore in seconda della squadra avversaria.
Multe anche per Genoa e Napoli: ai liguri di 10.000 euro per il lancio in campo di oggetti da parte dei tifosi al termine della partita persa con la Fiorentina e ai campani di 2.000 euro per il lancio di un bengala dalla curva.
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