Da Bari a Lugones, dalla Puglia al nord della Spagna per partecipare a una partita di Coppa del Re: Diego Orihuela è un esempio di come la passione per il calcio non conosca davvero confini e sia in grado di scavalcare difficoltà logistiche apparentemente insormontabili. Del resto lui è un tesserato dell'Atletico Lugones, squadra semi-dilettantistica impegnata però nel primo turno di Coppa del Re contro il Rayo Vallecano: nella vita reale invece è uno studente che fino a lunedì sera si trovava in Erasmus a Bari come tanti altri connazionali. Troppo importante però esserci, per questa partita di Coppa del Re, dopo aver saltato il turno preliminare quando l'Atletico Lugones aveva battuto il Pradejòn 2-1. La sfida Diego l'aveva seguita via radio, collegato dalla Puglia, appunto, esultando a ogni gol dei suoi compagni.
Tuttavia per la sfida al Rayo non voleva mancare e allora, d'accordo con l'allenatore dell'Atletico, è rientrato alla base dopo un vero giro dell'oca: borsone in mano, bus notturno da Bari a Roma, volo all'alba per Maiorca e poi altro volo fino a Oviedo, nelle Asturie, da cui Lugones dista un quarto d'ora. Per la cronaca la partita è finita 6-0 per il Rayo, club della Liga e soprattutto con una rosa fatta da professionisti. Orihuela è rimasto in panchina per tutti i 90 minuti. Tornerà in Puglia comunque soddisfatto per aver partecipato a questa sfida. «L'idea di poter stare a pochi metri da calciatori top è incredibile, fare un viaggio del genere è valsa la pena a prescindere», ha scherzato Diego, che rimarrà in famiglia per qualche giorno. Tornerà con un volo più comodo, questo è sicuro.
Una storia impossibile da
vivere in Italia, dove le big entrano in scena solo dagli ottavi della coppa nazionale, a differenza del resto d'Europa. La riprova ieri sera in Germania: il Bayern è stato eliminato dal Saarbrucken, club di terza serie.
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