Tra debiti e futuro salvezza solo nella squadra

Andando a frugare nelle difficoltà finanziarie di Suning ci potrebbe essere la chiave di interpretazione sul futuro dell'Inter

Tra debiti e futuro salvezza solo nella squadra

Andando a frugare nelle difficoltà finanziarie di Suning ci potrebbe essere la chiave di interpretazione sul futuro dell'Inter. I ricavi di Suning.com, principale società del gruppo dell'azionista di maggioranza nerazzurro, sono calati del 52%, con un rosso di 700 milioni, nella trimestrale del 30 settembre. Con tutto quanto ne deriva su liquidità, situazione debitoria e rapporti con le banche. Andando a spulciare il bilancio interista al 30 giugno, ne consegue che a fronte di ricavi in aumento (e di un rosso di 140 milioni), gli introiti dalla Cina e dai Regional sponsor sono notevolmente calati: passando da 38 milioni del 2021 ai 15,6 del 2022. E così altri introiti sotto varie voci. Non c'è da scandalizzarsi, semmai da preoccuparsi. Non a caso l'Inter sta inseguendo nuovi sponsor per la maglia, per kit di allenamento, biglietti dedicati, ed anche per rinominare la Pinetina. Eppure, in tale tormentone di cifre ed anche di prospettive (la vendita è sempre l'opzione più gettonata), Zhang ha spergiurato che l'Inter non è in vendita, senza nemmeno soggiungere un per ora. E qui tocca alla squadra. La qualificazione agli ottavi Champions, e magari oltre, porterà decine di milioni, così un campionato a miglior faccia, la caccia agli sponsor e il nuovo stadio: tutto fa danaro.

Non tanto per riassestare il bilancio Suning, ma per tener botta con l'Inter e semmai venderla meglio (meno debiti = miglior plusvalenza), una volta ceduto un giocatore top a giugno. Detta così tutto facile, ma se il colpo riuscisse sarebbe il delitto perfetto. Anche per l'Inter, non solo per Suning.

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