Caro diario, oggi sono entrata in sala stampa nel primo pomeriggio, la tv trasmetteva la gara femminile di skicross e la prima immagine che ho visto è stata quella di un toboga che portava via una tedesca Lunga pausa. Hanno ripreso e bum, altro volo, altro toboga, stavolta per una cinese. La giornata già non era cominciata nel migliore dei modi, pioggia battente sui vetri, sui tetti, strade allagate Nella fretta di finire i lavori credo non abbiano curato molto il problema degli scarichi! Per fortuna poi ha smesso di piovere, ma le brutte notizie non erano finite. Infatti, fra i discorsi più o meno tipici delle sale stampa, ecco arrivare all'orecchio quella parola che finora era rimasta stranamente sepolta: doping! A tre giorni dalla fine dei Giochi, in effetti sembrava strano che ancora non fosse scoppiato un caso doping. E chi hanno pinzato? Una tedesca, Evi Sachenbacher-Stehle, 33 anni, ex fondista passata al biathlon, già oro in passate olimpiadi, già squalificata per valori ematici sballati, recidiva dunque. Qui è arrivata due volte quarta, tié, e, dopo la positività, è stata esclusa dalla staffetta che senza di lei ha perso la medaglia. Ma non è tutto. Ancora di doping si parla e possibile? L'atleta risultato positivo ad un controllo fatto al villaggio il giorno 18 è un italiano, William Frullani. Anche lui non giovanissimo, ha 34 anni, è un ex decathleta passato al bob con il ruolo di frenatore/ultimo uomo, quello che deve spingere più di tutti, saltare sul mezzo e poi stare rannicchiato dietro ai compagni sperando che il pilota porti tutti in fondo nel più breve tempo possibile.
Può un uomo intelligente e sano di mente rischiare la gogna per un ruolo del genere su un bob che non ha alcuna speranza di salire sul podio? Voglio illudermi che dietro a questo caso di doping (che ha costretto l'equipaggio di Bertazzo ad una sostituzione in corsa ) ci sia solo uno stupidissimo errore in buona fede, l'assunzione di qualche prodotto non ben controllato per reggere meglio gli allenamenti e recuperare prima. Anche se a mio parere un atleta dovrebbe sempre e solo far conto sulle proprie forze e, quando è stanco, fermarsi. Penso alla crisi di Federico Pellegrino nella sprint del fondo e gioisco per lui. È pulito!- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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