L'Italia si è laureata campione d'Europa e i grandi meriti vanno ripartiti tra il ct Roberto Mancini, i giocatori e tutto il suo staff, anche se una menzione particolare la merita un grande uomo come Gianluca Vialli. Due giorni prima della finale di Wembley, infatti, pare che l'ambasciatore azzurro abbia fatto un bel discorso alla squadra citando l'ex presidente Usa Franklin Delano Roosevelt. Un discorso ricco di significato per un uomo che sta lottando da mesi, con una forza e una dignità immensa, contro il cancro.
Il discorso da brividi
"Non è colui che critica a contare, né colui che indica quando gli altri inciampano o che commenta come una certa azione si sarebbe dovuta compiere meglio", inizia così il discorso da brividi ai suoi ragazzi dell'ex attaccante della Sampdoria. "L’onore spetta all’uomo nell’arena. L’uomo il cui viso è segnato dalla polvere, dal sudore e dal sangue. L’uomo che lotta con coraggio, che sbaglia ripetutamente, sapendo che non c’è impresa degna di questo nome che sia priva di errori e mancanze", uno dei passaggi del dirigente azzurro.
Gianluca Vialli ha poi concluso con alcune frasi significative: "L’uomo che dedica tutto se stesso al raggiungimento di un obiettivo, che sa entusiasmarsi e impegnarsi fino in fondo e che si spende per una causa giusta. L’uomo che, quando le cose vanno bene, conosce finalmente il trionfo delle grandi conquiste e che, quando le cose vanno male, cade sapendo di aver osato. Quest’uomo non avrà mai un posto accanto a quelle anime mediocri che non conoscono né la vittoria, né la sconfitta".
Le belle parole
Al termine della finale di Wembley Alessandro Florenzi aveva speso delle belle parole ai microfoni di Sky Sport per Vialli: "So che queste parole lo faranno arrabbiare, ma è importante che tutti lo sappiano.
Noi abbiamo un esempio che ci dimostra ogni giorno come si deve vivere, come ci si deve comportare in qualsiasi ambiente ti trovi e in qualsiasi situazione. Per noi è speciale, questa vittoria senza di lui, così come senza Mancini e gli altri, non sarebbe niente. Lui è un esempio vivente, mi odierà per queste parole ma se le merita".
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