Due tecnici dell'Inter nella top 20 dei ricchi Per un decimo posto

Nessun calciatore azzurro tra i più pagati, contro 7 allenatori. Solo Mou batte Ancelotti, ma la coppia nerazzurra è da record

Due tecnici dell'Inter nella top 20 dei ricchi Per un decimo posto

Barcellona-Real Madrid è " el clasico ". Ma è anche un classico il duello tra Messi e Ronaldo per qualche dollaro, euro, insomma denaro, in più. France Football ha pubblicato la consueta lista dei ricconi del calcio mondiale. Messi è in testa alla classifica con 65 milioni di euro incassati, al netto, tra stipendio, premi e pubblicità. Per l'argentino è la quarta "vittoria" negli ultimi cinque tornei di conto corrente. La pulce è destinata a migliorare il record di incasso, il suo ultimo contratto con il Barcellona ammonta a 36 milioni al netto delle tasse.

Ronaldo Cristiano è staccato di 10 milioni di euro, cioè si è fermato a 54 milioni, se la spassa comunque come gli altri colleghi che lo seguono. Da segnalare che Ibrahimovic, con 21,5 milioni, non è lo sceicco del Paris Saint Germain, lo batte Thiago Silva con 27,5. Neymar è in coda al Barcellona con la stessa cifra, i brasiliani tirano. Ricordo che Yaya Tourè, desiderio di molti club nostrani, vive a Manchester, grazie al City, con 20 milioni netti all'anno.

Tra i primi venti della lista, non figura nessun italiano; il ventesimo, infatti, è il tedesco Gotze al quale il Bayern di Monaco e gli sponsor assicurano 16,9 milioni di euro. Si sussurra che il più danaroso degli italiani, ma fuori lista, sia Gigi Buffon con un totale che supera i 10 milioni annui. Nell'elenco non figura, perché ormai pensionato, David Beckham i cui introiti non arrivano più dai cross e dai tiri in porta ma dai contratti pubblicitari con H&M, Sainsbury, Adidas, Breitling, Samsung, è anche ambasciatore della Lega calcistica cinese e per portarsi ancora più avanti ha fatto firmare a suo figlio un contratto con l'Arsenal di Londra che però ha deciso di non rinnovare.

Ma la notizia più curiosa e ridicola arriva dalla lista degli allenatori, i più pagati del mondo calcistico. Nessun dubbio e nessuna sorpresa che al primo posto figuri Josè Mourinho che è ormai un'azienda, il suo salario dal Chelsea si limita a 18 milioni di euro, poi, come nel caso di Beckham, altri introiti vengono garantiti dagli sponsor.

Tra i primi venti in elenco ci sono i magnifici sette italiani, qui sappiamo farci riconoscere, in panchina, mica in campo. Ancelotti ha un conto "regale" a Madrid, 15,5 milioni di euro, dopo quelli incassati a Londra e a Parigi, senza contare Torino e Milano, può anche comprarsi la Spagna con le Canarie e le Baleari.

Gli altri italiani interessati alla vicenda sono Fabio Capello che dovrebbe ricevere dalla federcalcio russa milioni 9 di euro, ho usato il condizionale perché a Mosca è finito il carnevale e si fa fatica a onorare gli impegni anche se Putin e la sua orchestra hanno capito di dovere pagare fino all'ultimo rublo il tecnico bisiaco.

In classifica risultano Di Matteo, che con lo Shalke 04 porta a casa 6 milioni annui, Spalletti disoccupato ma reduce da San Pietroburgo con 5,5 milioni, Antonio Conte che viaggia sui 5,5 tra Juventus prima e nazionale dopo.

Ho lasciato apposta da parte due cognomi illustri, entrambi in lista: Walter Mazzarri è collocato al tredicesimo posto con 6,8 milioni e Roberto Mancini, al ventesimo con 4,8. Questo significa che l'Inter paga oltre 11 milioni di euro due allenatori, il primo licenziato, il secondo riassunto.

Si dovrebbe e potrebbe pensare che, visti i salari, la classifica della squadra debba essere in linea. Ma dove? Decimi e a 30 punti dalla Juventus, ripetendo una mala stagione, come fu la precedente.

Si comprende anche che ai soldi non corrispondano i risultati, le chiacchiere stanno a zero, a differenza dei conti in banca che aumentano come le tasse. L'Italia del pallone, dunque, si è fatta riconoscere. Del resto, nella vita i soldi non sono tutto. Contano anche gli assegni.

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