E bestemmia fu. Lautaro patteggia dopo il giallo dell'audio sparito

La squalifica è l'opzione immediata a disposizione del giudice sportivo

E bestemmia fu. Lautaro patteggia dopo il giallo dell'audio sparito
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Contrordine: la bestemmia di Lautaro c'è stata. L'ha rintracciata, con un lavoro da detective durato oltre due settimane, il procuratore federale Chinè rovistando tra le tante immagini televisive ufficiali e per questo affidabili a disposizione. Da questo ritrovamento è partito il deferimento a fari spenti del capitano dell'Inter il quale ha scelto su suggerimento di un esperto conoscitore del codice di giustizia sportiva - di patteggiare, di fatto riconoscendo la colpa. La conseguenza finale è stata la seguente, come recita il comunicato ufficiale: «A seguito dell'accordo tra le parti, Lautaro Martinez è stato sanzionato con un'ammenda da 5 mila euro poiché ha pronunciato - in occasione della partita Juve-Inter del 16 febbraio - due volte un'espressione blasfema...». Sui social, a questo punto, si è scatenato l'inferno delle polemiche. Come mai non è stato squalificato Lautaro?

La squalifica è l'opzione immediata a disposizione del giudice sportivo. Le immagini fornite da Dazn e passate a quell'ufficio, sono arrivate ma senza l'audio e per questo motivo hanno impedito al dott. Mastrangelo di adottare il provvedimento disciplinare inevitabile, previsto dal codice. A quel punto la questione è passata alla procura federale. Alla fine il lavoro certosino degli uomini di Chinè è stato premiato: dal materiale girato dalle 23 camere utilizzate per la ripresa della partita, di cui 16 attive in quel momento, sono spuntate quelle di piena garanzia e documentale.

Per completare l'approfondimento sulla vicenda, non possono mancare alcune riflessioni: 1) dal giorno della bestemmia sono passati quasi due mesi e sarebbe stato assurdo applicare una squalifica dopo così tanto tempo; 2) resta un mistero il motivo tecnico secondo cui le prime immagini siano arrivate senza audio e non siano state cercate quelle complete; 3) dalla vicenda lo stesso Lautaro che aveva negato l'accaduto, tirando in ballo addirittura i figli, non ne è uscito bene.

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