E Gattuso scuote il suo Napoli troppo smart... phone

Una testata di Bakayoko salva gli azzurri. Il tecnico: "Voglio i miei più sul pezzo e meno sui telefonini"

E Gattuso scuote il suo Napoli troppo smart... phone

Per Gattuso sono tre punti più importanti che meritati, l'unico modo per ricacciare indietro la figuraccia con lo Spezia. Il Napoli li ha scippati a tempo quasi scaduto, l'allenatore può respirare: «Continuiamo a non annusare il pericolo, ci guardiamo allo specchio per apparire più belli di quelli che siamo. Invece io voglio vedere il veleno, sempre, i miei giocatori devono stare sempre sul pezzo anziché smanettare con i telefonini e prestare ascolto alle tante str... che si ascoltano in radio o si leggono sui siti».

La testa altrove è la causa che ha scatenato la crisi azzurra? Gattuso precisa: «Dobbiamo cambiare atteggiamento e mentalità, pensare e agire da squadra. Oggi ho visto facce diverse ma pretendo miglioramenti perché abbiamo obiettivi importanti da raggiungere». Risultato a parte, Gattuso non fa salti di gioia, non ne avrebbe le giustificazioni. Il Napoli di Udine ha rischiato di perdere e di pareggiare una partita che aveva indirizzato sui giusti binari nei venti minuti iniziali del primo tempo, piazzando le tende nella metà campo avversaria, imponendo il proprio palleggio e trovando il vantaggio con un sacrosanto rigore causato da Lozano e realizzato da Insigne. I fantasmi sono però riapparsi subito, sotto forma di infortunio di Manolas e di gaffe a ripetizione di Rrahmani, al debutto da titolare, autore dell'assist del pareggio per Lasagna.

Da questo momento e fino al novantesimo, con oltre un'ora da giocare, è iniziata la via crucis. Azzurri in preda al panico, ostinati nell'attaccare a testa bassa e nel concedere praterie ai friulani padroni di casa: Meret ci ha messo pezze provvidenziali per tre volte, sempre di piede, con la complicità di Lasagna e soci troppo frettolosi e imprecisi al tiro. Gattuso ha fatto una cosa buona (fuori Rrahmani all'intervallo) e una meno pregevole, insistendo nel tenere dentro un Fabian Ruiz semplicemente dannoso nella lettura della fase difensiva.

Quando Elmas ha preso il posto dello spagnolo, s'è rivisto l'equilibrio, all'Udinese è mancata profondità ed è partito il decente forcing finale. La capocciata vincente di Bakayoko è uno squarcio in mezzo a tante incertezze, se c'era anche veleno in quel guizzo quasi disperato lo sapremo presto da Ringhio.

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