E a Pontedera la storia della mobilità italiana è tutta da vivere al Museo

Spazi riprogettati e ampliati, 250 i capolavori

Pontedera (Pisa) Il lancio di Vespa Primavera, due giorni di festa, eventi e musica, sono stati il perfetto corollario per l'inaugurazione del nuovo Museo Piaggio. La struttura, sorta a Pontedera da una idea di Giovanni Alberto Agnelli, aveva aperto però tre anni dopo la sua morte, avvenuta nel '97. Il progetto era stato affidato ad Andrea Bruno che aveva recuperato gli spazi dell'attrezzeria, la zona più antica della fabbrica costruita negli anni Venti. Oggi il museo si presenta completamente riprogettato e ampliato con due nuovi locali espositivi in grado di ospitare oltre 250 preziosi motoveicoli: spaziano dai prodotti del gruppo a quelli che hanno fatto grande la storia delle due ruote.

«Piaggio ha basato la sua storia e il suo successo sull'innovazione, sulla capacità di immaginare un futuro invisibile agli altri, di interpretare i bisogni della gente di ogni parte del mondo, sia sui mercati occidentali sia nei Paesi emergenti», ha dichiarato Roberto Colaninno, presidente e ad del gruppo motociclistico. «Piaggio ha aggiunto - è presente con i suoi brand (Piaggio, Vespa, Moto Guzzi, Aprilia, Gilera, Derbi, Ape) in India, in Vietnam, in Cina e in Indonesia per accompagnare lo sviluppo economico e sociale di quei popoli, creando nuove soluzioni di mobilità, rendendo la vita di tutti sempre più semplice e sostenibile, così come ha fatto in Europa e negli Usa dal Dopoguerra a oggi». Diciotto anni dopo, lo spazio espositivo è passato da 3.000 metri quadrati a oltre 5.000. Una superficie adeguata per accogliere le nuove collezioni: una dedicata ai marchi Piaggio e Ape, l'altra alla storia più propriamente motociclistica e sportiva dei marchi Aprilia, Gilera e Moto Guzzi, che insieme, vantano l'incredibile palmares di 104 titoli mondiali in quasi tutte le specialità del motociclismo sportivo, dal Motomondiale alle Supermoto, dal Trial alla Superbike.

I veicoli esposti, oltre a legarsi alla storia del Paese, trasportano il visitatore in un viaggio a ritroso nella propria vita. Visitando le sale, è impossibile non trovare un aneddoto, o un ricordo, legato ad almeno uno dei mezzi presenti. Dai motorini, Ciao, Si, Boxer, alle tantissime declinazioni di Ape e Vespa, alle moto che hanno portato i colori dell'Italia sull'Olimpo del motorsport.

L'entusiasmo degli appassionati ha fatto toccare oltre 8mila presenze nei primi due

giorni di festa. Fino al 10 giugno, sempre nelle sale del Museo, è possibile visitare la mostra «FuturPiaggio - 6 lezioni italiane sulla mobilità e sulla vita moderna», nata per celebrare i 130 anni di storia del gruppo.

CGZ

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