Gerno di Lesmo (Monza Brianza) Passeggiamo nel box di Valentino Rossi, ma non siamo in un paddock del MotoGp, bensì a Gerno di Lesmo. A pochi passi da una delle curve dell'Autodromo di Monza, all'interno del complesso industriale che ospita le sedi italiane di Yamaha Motor, Yamaha Music, Yamaha Motor Racing e Yamaha Motor R&D Europe. In questo compound vengono allestiti i bolidi del Dottore e di Maverick Vinales, si studiano alcune delle moto che vedremo sulle strade di domani e si realizzano gli strumenti musicali che da sempre accompagnano i grandi artisti internazionali nelle loro tournée mondiali. Un vero e proprio laboratorio strategico, creativo e logistico.
L'evento che ha fatto aprire le porte del Concurrent Creative Center di Yamaha Motor R&D Europe (YMRE) si chiama «Two Yamahas, One Passion», «Due anime per la stessa passione». «Yamaha si esprime attraverso un unico linguaggio, che è in grado di raccontare passioni diverse - spiega il country manager Andrea Colombi -; volevamo dare l'opportunità di entrare in contatto con luoghi e persone che ogni giorno costruiscono pezzi della nostra storia».
È la prima volta che la Casa giapponese permette di entrare all'interno del complesso alle porte di Milano. Arriviamo in uno dei capannoni dove è stata concepita e disegnata la nuova Ténéré. Tocchiamo con mano i diversi stadi del processo creativo. Vediamo i bozzetti e tutti i passi della progettazione, dai prototipi fino ad arrivare alle motociclette di serie.
A lavorarci è un team di ingegneri coordinato dall'italiano Alessandro Ghezzi, engineering division manager presso Yamaha Motor R&D Europep. Eccoci a scoprire il Dna sportivo del brand nel padiglione dove ha la base logistica Yamaha Motor Racing. Qui vengono pianificate tutte le attività della stagione sportiva in ogni minimo dettaglio. Dalla gestione dei piloti, alla preparazione delle Yamaha YZR-M1 prima di ogni gara; fino alla logistica degli spostamenti dei materiali necessari. Le moto dell'ultimo Gp devono essere ancora scaricate dal camion. In un angolo la sedia del Folletto di Tavullia, quella dove si siede per comunicare agli ingegneri le sue sensazioni. Quindi, il suo casco, quello su cui Aldo Drudi ha posato la matita, rendendolo unico come l'elmo di un gladiatore, e i guanti.
Dai capannoni dove risuona il sound del 4 cilindri a quelli della musica classica di
Yamaha Music. Questa divisione si impegna, da oltre 60 anni, nella diffusione e nell'educazione della cultura musicale attraverso le proprie scuole e altre iniziative. Yamaha: una passione, due cuori e una sola musica.CGZ
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