Doppio castigo per la Juventus, 10 punti di penalizzazione e 4 schiaffi dell'Empoli. Punita dai giudici, umiliata sul campo, un lunedì di maggio da mandare a memoria per il popolo bianconero, preso a pernacchie dovunque, squadra in pieno caso, mentale, fisico, tattico, Allegri capo mastro di un disastro totale, tre gol concessi all'Empoli sono il giusto coronamento di una stagione catastrofica nel gioco e hnei risultati. I soliti sognatori pensavano che la riduzione da 15 a 10 punti potesse servire da stimolo per eventuali progetti di champions. Balle, questa Juventus non ha anima e nemmeno corpo, dissanguata da un allenatore che oltre a non avere idee non sa più affrontare l'emergenza e l'affronta utilizzando in contemporanea cinque attaccanti come un qualsiasi dilettante di bordo campo, nei campi di periferia, farebbe. Allegri ha detto che Sczesney non conosce l'italiano, di certo ad Empoli ha dimostrato lui di non conoscere il football, lasciando in campo fantasmi come Alex Sandro che per colpa del livornese e di una clausola contrattuale resterà sulle croste del club per altri anni. Juventus nuda, scoperta, senza alibi, sciagurata come accade quando il vento è contrario e anche umido di pioggia. Nessuno stupore, la Juventus che tutti conoscevano non esiste più, la Juventus degli Agnelli, quelli veri Gianni e Umberto, è una memoria antica, gli eredi di famiglia hanno bruciato un patrimonio storico, la sanzione di ieri è soltanto un primo atto di un processo lungo che tornerà a picchiare su un corpo malato, la giustizia penale potrebbe avere conseguenze drammatiche, quella cosiddetta sportiva ha già offerto quadri da avanspettacolo, la situazione contabile è terribile, la famiglia non intende spendere altri denari, servono investitori stranieri, serve uscire dalla Borsa, serve cancellare questo presente, ricordando un passato che non tornerà più.
Ultima nota, ieri la signora Christillin Galateri ha preso la scena con previsioni e opinioni che, visto il suo ruolo in Uefa e Fifa e il suo passato in casa Fiat, sono state inopportune e ineleganti. Un'altra conferma della caduta dell'impero.
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