L'insulto è di dostoevskijana memoria. "Idiota", così Samuel Eto'o ha apostrofato José Mourinho appena sbarcato ad Abidjan, in Costa D'Avorio, per poi raggiungere il suo Camerun. Il centravanti del Chelsea è ancora arrabbiato per le dichiarazioni dello Special One, reo di aver messo in dubbio la sua età reale (33 anni) davanti ai cronisti inglesi. «Io vecchio? Non è che se lo dice un idiota allora è vero - le parole di Eto'o -. Qualcuno crede che mi ritirerò negli Usa o in Medio Oriente, ma ho ritrovato la gioia della Champions e continuerò a giocarla perché fisicamente e mentalmente sto alla grande. Per cui farò questi Mondiali e forse anche i prossimi due». Di sicuro, dopo questo attacco a Mou, il futuro di Eto'o non sarà a Londra. Il contratto scade il 30 giugno e non sarà rinnovato. Ma chi lo vuole in Europa? Occhio all'Inter. Con i nerazzurri il feeling è rimasto intatto da quando nel 2011 i petroldollari dell'Anzhi l'hanno condotto lontano. E già nella scorsa estate l'Inter aveva provato a sondare il terreno, poi abbandonato di fronte ai 6,5 milioni d'ingaggio messi sul piatto dal Chelsea.
Certo, Eto'o non rispecchia il prototipo di attaccante ricercato da Thohir. Non è giovane e difficilmente si accontenterà di uno stipendio sotto i 3-4 milioni. Ma le difficoltà a raggiungere un top player di livello mondiale potrebbero costringere il tycoon indonesiano a cambiare piani di mercato. Dzeko non lascerà il Manchester City. E con Eto'o lontano da Stamford Bridge, diventa probabile la conferma di Fernando Torres al Chelsea. Cosa resta per l'Inter? Poco, pochissimo. Il budget non è da emiri, sebbene sia stato rimpinguato in queste ore dai tre milioni rimediati dalla cessione di Livaja al Rubin Kazan (altri tre vanno all'Atalanta). Le strade sono due: o si punta su di un giovane poco conosciuto o su di un campione in là con gli anni. In difesa si è scelta la seconda via, con l'acquisto di Vidic. Che anche in attacco si opti per il vintage? In fondo l'ultima volta che l'Inter centrò la qualificazione in Champions coincise proprio con l'ultimo anno di Eto'o all'Inter. E lo score del Re Leone al Chelsea non è stato poi così male: 12 gol e 7 assist in 35 partite, dove solo in cinque circostanze Mourinho l'ha impiegato per 90 minuti.
JUVE NON PERDE TEMPO
In casa Juve non si resta fermi. Conte o non Conte, il mercato è già partito. Con la Lazio è in piedi il discorso Lulic. In Bosnia sono convinti che l'esterno sarà a Torino già lunedì per le visite mediche. Forse esagerano, ma l'accordo tra i due club non è così distante. A sinistra Lulic, a destra
Nani. Se ne parla da tempo, ma il Manchester United vuole aspettare il Mondiale. Se il portoghese dovesse fare bene, il suo prezzo risalirebbe dopo un'annata disgraziata. E poi c'è da attendere la valutazione del nuovo tecnico Van Gaal. Insomma, tutto è rimandato a luglio, anche se Nani avrebbe già dato un assenso di massima al trasferimento.
MONDIALE E VETRINA
Anche al Milan si guarda al Mondiale. Se davvero Balotelli è sul mercato, il Brasile sarà vetrina ideale per attirare acquirenti. L'ultima stagione in rossonero ha di fatto abbassato il valore di SuperMario, arrivato nel gennaio 2013 per 20 milioni. Alla finestra ci sono Galatasaray e Monaco, ma un Mondiale da protagonista potrebbe risvegliare gli appetiti delle grandi d'Inghilterra.
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