Non poteva esserci esordio migliore nelle nostre qualificazioni europee. La nuova Italia di Conte, che ha iniziato il match contro la Norvegia schierando 7 giocatori che al Mondiale non c'erano, ha infatti vinto 2 a 0 in casa degli Scandinavi, incamerando tre punti e mostrandosi lontana parente di quella litigiosa e sfilacciata vista solo pochi mesi fa in terra carioca. Se poi le statistiche hanno un valore, per capire l'importanza di questa vittoria basti pensare che qui non si vinceva da quasi 80 anni e che l'ultimo a riuscirvi fu un certo Vittorio Pozzo, uno che di Mondiali ne ha vinti due con gli Azzurri.
La vittoria azzurra porta la firma di Simone Zaza, che si è confermato una splendida intuizione di Antonio Conte. La punta del Sassuolo ha sbloccato la partita e ha sfiorato in altre due circostanze la doppietta personale, con una traversa e un pallonetto salvato da un difensore norvegese nella ripresa. Tra il goal del vantaggio, il primo in maglia azzurra, e queste altre due occasioni, si è vista un'Italia davvero ben messa in campo, sicura in difesa con la regia di Bonucci e con un centrocampo capace di disegnare belle geometrie e di allargare il gioco sulle fasce come piace all'ex allenatore bianconero. Non sono mancate, naturalmente, le sbavature, ma nel contempo Buffon è uscito dal campo senza aver mai dovuto effettuare un solo intervento. Insomma, questo secondo esame si può dire che, pur tenendo presente che la Norvegia non è l'elitè del calcio mondiale, è stato superato come meglio non si poteva.
L'Italia ha cominciato a macinare subito gioco e già dopo 180 secondi ha rischiato di trovarsi in vantaggio: lancio chirurgico di De Rossi a cambiare il gioco da sinistra verso destra, Darmian arpiona il pallone e crossa al volo dal fondo, ma Zaza non ci arriva per un niente. Tuttavia l'undici azzurro ha continuato a dare l'impressione di poter far male da un momento all'altro e il goal è arrivato dopo il quarto d'ora: De Sciglio ha crossato rasoterra nel mezzo, Giaccherini e Immobile hanno lasciato passare il pallone e Zaza ha tirato senze pensarci due volte. Il suo diagonale, debole, è stato però deviato da un difensore scandinavo, che ha così spiazzato il proprio portiere. Per la punta del Sassuolo, alla seconda presenza in Nazionale, è stato il primo goal e non poteva esserci occasione migliore. Il primo tempo è poi trascorso con l'Italia che ha amministrato, rischiando solo su un tiro al volo di King. Nella ripresa i ritmi sono calati e al 62° Conte ha fatto entrare Pasqual. La mossa si è rivelata azzeccatissima, perchè dopo pochi secondi il viola ha pennellato un cross perfetto per la testa di Bonucci, che tutto libero in mezzo all'area norvegese ha siglato il 2 a 0 e messo al sicuro il risultato. Poi sono arrivate le occasioni sciupate da Zaza, comunque assai positivo e le sostituzioni della stessa punta neroverde e di Immobile. Entrambi sono usciti per piccoli infortuni, i quali però non destano nessuna preoccupazione.
La Norvegia non ha avuto nessuna reazione dopo il 2 a 0 e l'Italia ha mostrato una buona capacità di palleggio, ricordando nel gioco la Juve che in questi tre anni ha dominato in Italia. Certo, c'è molto da lavorare, perchè non si risolve tutto in due partite, ma la sensazione è che Conte possa davvero cambiare il volto della Nazionale e, Dio solo sa, quanto il nostro calcio in questo momento ne avrebbe bisogno.
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