F1, cura dimagrante: macchine più strette, corte e leggere

Nuove regole dal 2026: allo studio anche un "bottone magico" per facilitare i sorpassi

F1, cura dimagrante: macchine più strette, corte e leggere
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La Formula 1 ha deciso di sottoporsi ad una bella cura dimagrante. Era ora. Le monoposto di oggi erano diventate ormai troppo lunghe e pesanti e non solo sui vecchi circuiti come Monte Carlo. Le nuove regole approvate per il 2026 e presentate alla vigilia del weekend del Canada, raccontano di auto più leggere di 30 chili (peso minimo di 768 kg), più corte (passo massimo ridotto di 200 mm a 3.400 mm) più strette (larghezza ridotta di 100 mm a 1.900 mm), ali mobili e bottoni magici. La Federazione avrebbe voluto scendere fino a 760 kg, ma poi anche per la pressione delle squadre, si è deciso di fermarsi anche perché il peso della power unit arriverà a toccare i 150 chili. «Avremo monoposto difficili da guidare per i piloti a causa di un 30% di carico aerodinamico i meno e un 55% di minore resistenza», ha spiegato Nikolas Tombazis, responsabile tecnico della federazione. La nuova generazione di vetture fa un deciso passo indietro dal punto di vista del peso e delle dimensioni, rendendo le monoposto decisamente più umane di quelle di oggi, ormai lunghe e larghe come dei mini pulmini. Ma la F1 vuole restare anche il vertice della tecnologia automobilistica come dimostra il regolamento sui motori già approvato con il 50% di energia dato dal motore endotermico e il 50% da quello ibrido e l'uso di carburanti sostenibili al 100%. Cambierà anche l'aerodinamica con ali anteriori e posteriori mobili per consentire duelli ravvicinati. Verrà introdotto anche un nuovo sistema (override manuale) per agevolare i sorpassi differente dal Drs: i piloti avranno una breve erogazione di energia aggiuntiva della batteria quando si troveranno a meno di un secondo dall'auto che li precede. Non è chiaro se avranno un bottone magico come il Toretto di Fast & Furious o se riceveranno automaticamente l'extra power. Sono comunque regole che vanno in una direzione sola: garantire gare più spettacolari, oltretutto con la presenza record di sei motoristi nel 2026.

Senza aspettare il 2026, già il weekend canadese, potrebbe confermare la storia che ci hanno raccontato gli ultimi gp, ossia tre squadre racchiuse in un decimo e cinque

piloti (ci spiace per il riconfermato Perez) in lotta per pole e vittoria. Insomma come è già capitato all'ultimo cambio regolamentare si rischia di rivoluzionare tutto quando finalmente si è trovato l'equilibrio inseguito.

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