F1 e MotoGp show ribaltato con una mossa

F1 e MotoGp show ribaltato con una mossa

Non toccatela. La F1. Questa F1. Con i giudici finalmente prigionieri, impossibilitati a far danni, giudici con lacci a mani e piedi che per troppo tempo avevano fatto il bello e il cattivo tempo legando e imbavagliando la voglia di sorpasso dei piloti. Credevamo che fosse la F1 ad essere noiosa, erano invece le toghe a trecento all'ora a limitarne le potenzialità. Ora che la Ferrari, immolandosi sull'altare di regolamenti e penalità fra l'ingiustizia grande subita in Canada e quella altrettanto grande che avrebbe voluto subisse la Red Bull in Austria, ora che la Ferrari, perdendo quelle due gare, ha schiuso il vaso di questo sport che ammuffiva, i Gp sono tutti adrenalinici. Duelli al via fra Verstappen e Bottas e Hamilton, duelli a metà gara tra Max e Lewis, duelli tra Seb e Charles. Bene così, la F1. In fondo, non ci sarebbe neppure bisogno di ribaltarla come vorrebbero fare gli americani in cerca di un luna park. Basterebbe calibrarla. Si vedrà, vedremo. Intanto, si vede benissimo che nonostante l'involontario ruolo avuto nello schiudere questo sport, la Ferrari è l'unica che non riesce a beneficiarne. Parla chiaro il minuto preso da Vettel. C'è tanto da lavorare.

E mentre il Circus fa festa per il ritrovato show, è lo sport gemello con due ruote in meno ad avere problemi. Colpa della manifesta superiorità di un giovane uomo, Marc Marquez. Comanda lui. Sempre. E neppure imprigionando tutti i giudici del motomondo, cambierebbe il risultato. Anche perché lo show... lo fa lui.

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