F1: Venti di guerra in Mercedes Rosberg ora rischia

A Spa l'ennesimo atto di una guerra civile in corso in casa Mercedes. Questa volta, però, sembra essersi stufato lo stesso Lauda

Tra i piloti Mercedes convivenza sempre più impossibile
Tra i piloti Mercedes convivenza sempre più impossibile

Secondo gli esperti di Formula 1 e anche secondo chi segue questo sport da sempre, non è matematico che chi abbia la macchina più forte e la coppia di piloti migliore, si ritrovi a fine anno a festeggiare una doppietta nelle due classifiche iridate. La storia di questo sport effettivamente ha insegnato che un team nel quale i due piloti battagliano tra loro oltre il limite del consentito, finisce spesso per avvantaggiare un terzo pilota, che approfitta di questa situazione di lotta fratricida nella scuderia.

Ebbene, questo è proprio quello che sembra stia accadendo in questo Campionato, dove il dominio Mercedes rischia di essere minato alle fondamenta dalla guerra totale che ormai è in atto tra i due piloti. L'ultimo episodio è accaduto ieri sulla pista di Spa, con Rosberg che vistosi sorpassato dal compagno di squadra, che era così balzato al comando, non ci ha pensato troppo e dopo nemmeno tre giri lo ha attaccato. Il risultato? Primo posto recuperato, ma Hamilton costretto a tornare dai meccanici per una foratura. La gara dell'asso britannico a quel punto è praticamente finita, perché la macchina ha subito dei danneggiamenti che ne hanno compromesso le prestazioni, tanto che il pilota ha chiesto più volte di poter fare rientro definitivo ai box, richiesta accolta dal team solo nei giri conclusivi.

Che i rapporti tra i due piloti non fossero propriamente sereni lo si era capito da tempo e i colpi proibiti, prima di ieri, non erano mancati. Tuttavia pare proprio che ai piani alti della casa tedesca si siano spazientiti, visto che il team manager Mercedes ha rilasciato una dichiarazione che non lascia adito a molti dubbi. Nei prossimi giorni in Mercedes:

"Accadrà qualcosa, perché quello che si è visto oggi non è giustificabile".

538em;">Dichiarazione che, solo dopo pochi minuti, trovava, almeno di facciata, la totale condivisione del Grande vecchio, Niki Lauda, il quale sottolineava di come non avesse alcun senso un'azione così azzardata a soli 3 giri dall'inizio di gara.

E così il secondo posto di Rosberg e la sua "mezza" affermazione (vittoria piena in ottica Mondiale) rischia di trasformarsi in una triste vittoria di Pirro.

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