Delusione rossa. Il weekend della Ferrari si complica incredibilmente proprio sul più bello, quando Charles avrebbe dovuto estrarre la sua arma vincente, il giro veloce in qualifica. Partire al nono e decimo posto a Singapore significa abbandonare i sogni di gloria a meno di qualche evento particolare là davanti dove si sono piazzati tutti i migliori, a partire da Norris e Verstappen, i duellanti per il Mondiale. Lando si è preso una pole non facile, perché il suo primo giro veloce era stato interrotto dalla bandiera rossa esposta dopo il crash di Sainz ancora prima di cominciare il suo giro lanciato. Lando ha dovuto tenere sotto controllo i nervi non pensare che il suo compagno Piastri si era già piazzato al sicuro davanti a tutti. Lando invece ha tirato fuori il carattere che spesso gli è mancato. Ha preso una super pole lasciando a due decimi il rinato Max Verstappen che scatterà di fianco a lui, scatenando vecchi ricordi, quelli che vorrebbe cancellare. Ma è inevitabile pensare che Lando non ha mai chiuso davanti il primo giro dopo essere partito dalla Pole. Un tarlo. Dovrà dimostrare di essere forte anche di testa perché nel duello al via con Max si gioca anche un bel pezzo del suo sogno Mondiale. E dietro ai duellanti c'è Lewis Hamilton anche lui rigenerato e pronto a prendersi ogni regalo. All'appello è mancata solo la Ferrari. Sainz è finito a muro, Leclerc ha visto il suo tempo (era comunque il settimo), cancellato per aver superato i limiti in curva due. Ma Charles non è mai stato realmente competitivo: «Le gomme non erano pronte neppure al 50% non so perché. Ho cercato di portarle in temperatura, ma non c'è stato nulla da fare. Avevamo il potenziale per farcela e sono molto deluso», ha detto un Leclerc arrabbiatissimo dopo che a inizio qualifica si era visto attraversare la pista da un varano: «C'era un lucertolone...».
Si è controllato per non finire anche lui ai lavori socialmente utili come Verstappen colpevole di turpiloquio.
«Credo che Charles abbia cominciato il giro con la temperatura giusta, ma forse abbiamo aspettato troppo si box per non uscire per primi», ha aggiunto Vasseur. Partire così lontano è un vero peccato perché la Ferrari qui c'era, aveva il potenziale. Ma in questa F1 se non sei perfetto non vai da nessuna parte.
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