Alla fine quello che fino a qualche settimana fa nessuno riteneva possibile, si è invece concretizzato nel giro di pochissimi giorni, concretizzandozi, anzi, inpoche ore: alla Ferrari si chiude ufficialmente l'era di Luca Cordero di Montezemolo, durata 23 anni, e si apre quella con Marchionne alla presidenza del Cavallino Rampante. L'ufficialità dell'avvicendamento è stata data da Fiat Chrysler attraverso un comunicato, nel quale si specifica che è stato Montezemolo a dimettersi e si conferma l'avvicendamento con l'ad dell'azienda torinese (o forse sarebbe meglio dire americana con uffici a Torino...)
Il regno di Montezemolo, durante il quale la Rossa è tornata a trionfare in pista dopo più di 20 anni di digiuno e che è stato segnato dai cinque titoli consecutivi di Schumacher, si chiuderà ufficialmente tra poco più di un mese, alla fine delle iniziative previste per festeggiare i 60 anni del Cavallino negli Stati Uniti. Si chiude così un capitolo iniziato nel lontano 1991. L'azienda di Torino nel comunicato ha ringraziato Montezemolo per quanto fatto in tutti questi anni e ha voluto concedere, se così si può dire, l'onore delle armi a quello che fino ad oggi è stato il massimo dirigente del Cavallino rampante, ponendo l'accento sui risultati sportivi ed economici che la scuderia e il marchio hanno raggiunto sotto la sua gestione.
538em;">John Elkann, presidente della Fiat, ha voluto ringraziare personalmente Montezemolo, ricordando i vari importanti incarichi ricoperti dal presidente della Rossa e i momenti nei quali la sua presenza è stata importante per il gruppo. Ora bisognerà capire come reagiranno i tifosi, che nonostante gli ultimi anni avari di risultati, non sembravano entusiasti all'idea di un cambio al vertice di una Ferrari, probabilmente, sempre meno italiana.
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