Ferrari, la strada è giusta. E Leclerc 2° sa dove andare

La SF23 ha ritrovato la velocità, ma la Sprint vinta da Perez dimostra che la Rossa mangia ancora troppo le gomme

Ferrari, la strada è giusta. E Leclerc 2° sa dove andare

La resurrezione è riuscita a metà. La Ferrari, o meglio quella di Leclerc, è tornata ad essere la più veloce in pista, ma poi sulla distanza non riesce a reggere il confronto con la Red Bull di Perez, ma per lo meno resiste all'assalto di una Red Bull sforacchiata dalle ruotate di Russell, come quella di Max. La Ferrari è tornata, ma per ora solo in qualifica e su una pista particolarmente gradita come quella di Baku. La Ferrari è tornata con Leclerc re della pole e della pole sprint, ma poi in gara, anche solo sui 100 chilometri dei 17 giri della sprint, il degrado delle gomme è troppo aggressivo e la SF-23 non riesce a girare con l'efficacia mostrata in qualifica. Charles non ha sbagliato nulla, ha provato a tenere Perez a distanza di Drs ma non ce l'ha fatta e quando il messicano è riuscito a incollarsi alla Ferrari, non ha potuto far nulla per resistere.

«Non c'era nulla di più da fare, non ho lottato più di tanto con Perez per cercare di preservare le gomme. Abbiamo fatto uno step avanti, ma non ancora abbastanza. C'è qualcosa che dobbiamo trovare, abbiamo tantissimo degrado, la macchina è molto aggressiva sulle gomme», il commento di Leclerc. Un po' deluso perché dopo pole e mini pole pensava di poter resistere di più. Ma anche confortato perché la direzione pare quella giusta e finalmente sul giro secco si può estrarre tutto il potenziale della SF-23. Almeno lo ha potuto fare Leclerc perché Sainz non ha mai trovato il feeling giusto con la macchina e senza fiducia tra i muri di Baku non riesci certo a spingere al massimo.

Charles scatterà davanti a tutti anche oggi in una gara con temperature differenti e almeno un paio di soste per il cambio gomme. Sainz che ha viaggiato spesso senza nessuno davanti ha sofferto meno degrado dando indicazioni importanti. La Ferrari non parte battuta come nelle prime tre gare della stagione. Ha qualche carta anche se la Red Bull quando apre il Drs schizza via come un missile. Almeno parte per lottare con la Red Bull e non solo per guardarsi da Mercedes o Aston Martin. Insomma il passo avanti c'è stato. Adesso bisognerà verificarlo su un altro tipo di piste. Oggi un gap con la Red Bull c'è ancora in gara. Bisogna capire quanto grande. Verstappen nella Sprint non ha potuto spingere al massimo. Aveva un buco grande così nella fiancata sinistra dopo l'incontro ravvicinato con un Russell aggressivo e sfacciato.

Un Russell che ha ricordato molto il Verstappen di qualche anno fa. Per questo fa strano vedere la rabbia di Max contro George a fine gara: «Va bene combattere, ma bisogna usare il buonsenso». Guardandosi nello specchio qualche anno fa non avrebbe pensato lo stesso.

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