Ferrari, torna la "Bakumba". "Che sberla abbiamo preso"

Mercedes dà 1'' alla Rossa come nel 2016 . Kimi 3°, Seb 4°. Vettel: "Niente scuse, è un colpo in faccia. Ma in gara..."

Ferrari, torna la "Bakumba". "Che sberla abbiamo preso"

Dopo Barcellona e Monte Carlo ci eravamo illusi che la formula America avesse portato nuova aria nel Circus, compreso, in qualifica, un uso über alles non più indiscriminato del bottone magico o manettino magico o afflusso improvvisamente magico di benzina. Invece così non è. Il ricambio d'aria c'è stato, ma non sembra ancora sufficiente. Dopo lo spavento grande patito dalla Mercedes nelle prime gare quando si è d'un tratto ritrovata ad inseguire le Rosse nella classifica mondiale, ecco che qualcosa deve essere successo perché a Baku il distacco in qualifica è tornato a salire. Che la restaurazione sia in atto? Che certa svogliatezza di chi di dovere nei controlli stia riaffacciandosi?

Si vedrà. Intanto si vede benissimo che dietro al duo germanico in prima fila con Hamilton e Bottas, ci sono le due Rosse distanti però anni luce: un secondo e uno Kimi Raikkonen, e un secondo e due abbondante Seb Vettel. Il teutonico, per la verità, è stato penalizzato anche da un problema all'unità termica nelle libere-3 del mattino che l'ha costretto a girare poco e a sostituire il motore rimontando quello vecchio di inizio stagione. Fatto sta, sembra un déjà vu: era quarto a un secondo e 208 millesimi lo scorso anno a Baku ed ora è quarto a un secondo e 248.

Mica bello. E infatti dice: «L'abbiamo presa in faccia». Nel senso di sberla. «La seconda fila ci dà una mano, salva il risultato, però non sono contento. Non mi va di cercare scuse, avrei potuto dare di più e fare meglio. Certo, il problema del mattino al motore non mi ha aiutato però, anche senza questo inconveniente, oltre il terzo posto non sarei andato. Comunque, il colpo secco in faccia l'abbiamo preso, perché c'è più di un secondo, ma ci danno fiducia gomme e passo gara, per cui non mi farei prendere dal panico».

Alla Ferrari, dunque, non resta che aggrapparsi disperatamente alle buone cose fatte vedere venerdì nella simulazione di gara, oltre che, naturalmente, incrociare per benino le dita visto che alle proprie spalle si ritrova di nuovo l'incontrollabile Verstappen.

Se Hamilton galoppa verso il primato assoluto di pole (è a quota 66, a meno due da Schumi, ed è l'unico ad averle centrate in tutte le gare in calendario), l'olandesino ad ampie falcate cerca di consolidare altro record: quello di pericolo pubblico alla prima staccata.

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