Festa Alesi, ma gli auguri servono a una Rossa depressa...

L'ex campione di F1 su Leclerc: "È uno dei piloti più forti degli ultimi trent'anni"

Festa Alesi, ma gli auguri servono a una Rossa depressa...
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Ventinove anni fa alla Ferrari era andata meglio. Quell'11 giugno in Canada vinse Jean Alesi che festeggiava il suo compleanno. Oggi ne fa sessanta e gli sarebbe piaciuto brindare con uno dei suoi vini a un'altra vittoria Ferrari. Giovannino, passaporto francese, ma sangue siciliano, è ancora uno dei piloti più amati dai tifosi ferraristi e lui, ovviamente ricambia. Ha la Ferrari nel cuore e Leclerc gli piace davvero, tanto da averlo definito addirittura «uno dei piloti più forti degli ultimi trent'anni». Jean e Charles in fin dei conti arrivano da due città che sono più vicine della distanza coperta in un gran premio.

Avignone e Monte Carlo sono a poco più di 280 chilometri, una è la città dei papi, l'altra quella dei paperoni. L'italiano è la loro seconda lingua, ma spesso la parlano più del francese, la Ferrari è il loro sogno di bambini diventato realtà. Jean ci era arrivato nel momento sbagliato, con la Scuderia in crisi che si stava ricostruendo attorno a Montezemolo e Todt, Charles ha percorso una strada molto simile, anche se ha già raccolto molto di più approfittando delle volte in cui ha avuto un'auto all'altezza. Per tanto tempo si è detto che Leclerc si stava alesizzando, incartandosi in una Scuderia in crisi. Ha avuto anche delle giornate sfortunate che ricordavano molto quelle di Jean all'inizio degli anni Novanta. Ma adesso la Ferrari sembra avviata verso la fine del buio, anche se la luce accesa a Monte Carlo si è improvvisamente spenta a Montreal. Ecco quello canadese è stato un weekend in perfetto Alesi style con la macchina inguidabile e un guaio dietro l'altro.

Il tutto preceduto da dichiarazioni piene di fiducia e speranza, esattamente come faceva Jean. Quella di 29 anni fa rimase l'unica vittoria di Jean in Rosso. La speranza è che questo Gran premio del Canada possa essere l'unica gara a zero punti di Charles quest'anno. «Lo scorso weekend era stato difficile per Red Bull, mentre questo lo è stato per noi ha spiegato Vasseur -. Siamo in tre-quattro squadre in un decimo. Con 16 gare ancora da disputare però è come avere una stagione intera di vent'anni fa. Abbiamo ancora un intero campionato e avremo dei weekend positivi e altri più difficili.

La cosa più importante è mantenere lo stesso approccio e continuare a sviluppare l'auto. Non si è campioni del mondo dopo una gara così come non si è battuti dopo un'altra. Torneremo più forti in Spagna». Un augurio, una speranza più che una certezza per ora. Auguri. A Jean e alla Ferrari.

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