Agostino Di Bartolomei è stato un giocatore di Roma e Milan della metà degli anni settanta fino alla metà degli anni ottanta. L'ex capitano della squadra giallorossa morì suicida all'età di 39 anni nella sua casa di Castellabate sparandosi un colpo al petto con la sua calibro 38. A distanza di ventiquattro anni non sono ancora del tutto chiari i motivi del suicidio, c'è chi parla di alcuni investimenti andati male, chi di un prestito rifiutato e chi diede la colpa allo stesso mondo del calcio.
Luca Di Bartolomei è il figlio di Agostino e sui social network ha voluto commentare i dati Censis, secondo cui quattro italiani su dieci hanno dichiarato di sentirsi più sicuri con un'arma da fuoco in casa: "Questa è una Smith& Wesson 38 special uguale a quella che aveva Agostino. Quando la comprò negli anni 70 lo fece perché credeva che avrebbe così reso pila sicuro la sua famiglia".
Questa è una Smith& Wesson 38 special uguale a quella che aveva Agostino. Quando la comprò negli anni 70 lo fece perché credeva che avrebbe così reso pila sicuro la sua famiglia. pic.twitter.com/X7d7uXBv3f
— Luca Di Bartolomei (@ldibartolomei) 28 giugno 2018
Di Bartolomei junior ha poi continuato con altri tre tweet: "Al 41% degli italiani che oggi vorrebbe acquistare un'arma più semplicemente per sentirsi più protetto vorrei raccontare di come più pistole in giro significheranno solo più morti, più suicidi, più incidenti. Ed alla obiezione che chi vuole suicidarsi lo fa comunque vorrei solo dire che, per andare oltre il burrone che pensiamo di avere davanti, basta un attimo.
E in quell'attimo non avere accesso ad un'arma può fare la differenza. Non lo dice una vittima lo dicono tutti gli studi disponibili. Pensate ai vostri figlie ed ai vostri nipoti. Una pistola non produce alcuna sicurezza. Credetemi"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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