Tra Milan e Inter un derby povero ma bello

Il Milan passa in vantaggio, poi si fa riprendere. Clamorosa traversa di El Shaarawy. I commenti di Inzaghi e Mancini

Tra Milan e Inter un derby povero ma bello

Mancini non trasforma la zucca in carrozza. Questo non ancora. Ma il pari che acciuffa nel derby della Madonnina è oro: fa morale e ridà fiducia a un ambiente depresso da tempo. L'Inter parte molto bene, verticalizza e fa girare la palla velocemente, senza cincischiare. All'8' pt clamorosa palla gol di Icardi: su retropassaggio sciagurato di Muntari l'argentino si invola sul pallone, penetra in area e calcia di esterno, cercando di bucare Diego Lopez che devia miracolosamente di piede (mancini avrà imprecato in turco?). Tre minuti dopo bel tiro di Guarin dalla distanza. L'Inter sembra un'altra: ci crede e fa gioco, rendendosi pericolosa. Al 23', però, arriva la doccia fredda: il Milan passa in vantaggio con un bel gol di Menez (il quinto centro nella stagione), che tira al volo di piatto dal centro dell'area nerazzurra, su cross preciso del Faraone. La rete incassata incupisce l'Inter, che ci mette un po' a rialzare la testa. Si riprende, nel morale, solo negli ultimissimi minuti della ripresa.

Al 7' st Menez mette dentro per Bonaventura che sfiora il palo dopo la deviazione di Ranocchia. Passa qualche minuto e, in un vorticoso batti e ribatti nell'area milanista, Lopez annulla un tiro di Kuzmanovic e Icardi spara alto il pallone del pari. Pochi minuti ed arriva il meritato gol dei nerazzurri, grazie a Obi (16' st), che calcia di precisione e forza, su cross di Nagatomo e rinvio sporco di Zapata. Come dopo una seduta di psicoterapia, l'Inter capisce di avere le capacità, ritrova la fiducia e ricomincia a farsi pericolosa.

Un paio di cambi intorno al 28' st: Honda per Torres ed Hernase per Obi. Passano due minuti e il Milan centra una clamorosa traversa con El Shaarawy. L'attaccante della Nazionale riceve palla da Bonaventura e scappia via alla difesa nerazzurra perfettamente in linea (il fuorigioco non c'è), penetra nei sedici metri e stampa il pallone sul legno alto, facendolo tremare vistosamente. Paura tremenda per l'Inter, che però dopo 4 minuti torna a farsi pericolosa, ancora con Icardi, che "accarezza" la traversa. Mancini butta nella mischia Osvaldo per uno sfinito Palacio ma è l'Inter che, negli ultimi secondi, rischia di subire il gol per un erroraccio a centrocampo di Kovacic.

Dopo 94 minuti di gioco l'arbitro fischia. Finisce 1-1. Molti lo avevano pronosticato (finirà in parità). La partita non è stata brutta. Emozioni (non troppe ma ci sono state), due gol e, tutto sommato, al Meazza si è giocato un derby "povero ma bello". La classifica per le due milanesi è quella che è. Aspettarsi di più sarebbe stato troppo. Ma, come i tifosi delle due sponde del Naviglio ben ricordano, si sono visti derby bruttini anche con le due squadre ai vertici. Quindi è inutile piangere sui tempi che furono. Inzaghi e Mancini continuino a lavorare. Il campionato è ancora lungo. L'importante è non farsi troppe illusioni.

Il primo commento di Mancini

"I derby sono sempre partite difficili, quindi sono molto contento di come si è mossa la squadra in campo dopo appena cinque giorni, pur avendo cambiato modulo. Sono stati tutti molto bravi". Il neo tecnico dell'Inter ai microfoni di Ski Sport si dice soddisfatto dell'1-1. "Il nostro obiettivo? E' vincere più partite possibili - aggiunge Mancini -. La prima cosa da migliorare? Quando abbiamo le occasioni bisogna fare gol. Gli errori potevo immaginare che ci sarebbero stati, è nell'ordine delle cose. Spesso abbiamo perso palla sul nostro palleggio e questo non deve accadere. Poi dobbiamo recuperare alcuni giocatori infortunati. Quanto alla classifica la guarderemo a gennaio".

Inzaghi: "Rammaricato, ma dobbiamo crescere

"Dispiace perché, quando sei in vantaggio, speri sempre di vincere. Però, non posso rimproverare nulla alla squadra: ha fatto quello che poteva. Anche l'Inter ha fatto una buona partita". Così Pippo Inzaghi ha commentato il pareggioai microfoni di Sky. "L'occasione di El Shaarawy? Ci teneva a segnare, ma può capitare di sbagliare, anch'io sono incappato in simili errori - ha aggiunto l'allenatore dei rossoneri -. Lo spirito e la voglia della squadra ci sono, ma dobbiamo crescere ancora. Era un derby fra due squadre in ricostruzione, che procedono fra alti e bassi, ma ci provano. Il Milan ha dato tutto, c'è un po' di rammarico, vedremo di prenderci i tre punti domenica, visto che giochiamo di nuovo a San Siro. Prima di arrivare a certi livelli, bisogna recuperare tutti. Con la rosa che abbiamo si può essere competitivi. Dobbiamo andare avanti, ritrovare la vittoria".

"Torres? Si è dato da fare, era una partita complicata, ho il dovere di credere in lui - ha concluso -. Stasera abbiamo giocato con quattro attaccanti e la difesa li ha supportati bene. Penso che Torres tornerà presto al gol, me lo auguro, perché abbiamo bisogno dei suoi gol".

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