Va al Bologna per 1-0 il «Derby dell'Appennino» contro la Fiorentina: un risultato che consente ai rossoblù di issarsi al settimo posto a tre punti dalla Juventus ma con una partita in meno. Termina invece dopo 8 vittorie consecutive in Serie A la striscia dei toscani, che perdono contatto dalla vetta. La risolve il danese Odgaard, uno dei migliori in questo periodo per gli emiliani, con un bell'inserimento dopo un quarto d'ora della ripresa: successo meritato per un Bologna che continua a non subire gol in casa in campionato e si gode un'applicazione feroce a tutti i livelli. L'1-0 va persino stretto ai rossoblù, che colpiscono anche un palo con l'argentino Castro, tra i migliori del pomeriggio di ieri assieme al connazionale Dominguez e al recuperato Ferguson.
Tuttavia è il post-gara a regalare qualche momento al peperoncino, con la Fiorentina che accusa il tecnico del Bologna, l'ex Vincenzo Italiano, di aver gioito troppo, in sostanza. «Non mi è piaciuto per nulla il suo atteggiamento - ha tuonato Daniele Pradé, direttore sportivo viola -. Questa esultanza, noi ce la ricorderemo. Tante gioie, tantissimi dolori insieme: ho capito tante cose dell'uomo». Pradé ha fatto riferimento anche al lutto che ha colpito all'improvviso ieri mattina la Fiorentina, la morte della mamma dell'allenatore Palladino, con il vice Citterio chiamato a sostituirlo in panchina. Insomma, secondo lui i viola meritavano più rispetto.
La risposta di Italiano, che al fischio finale è andato correndo verso la curva occupata dai tifosi del Bologna, non si è fatta attendere, cercando di stemperare le polemiche: «Io faccio così sempre quando vinco e sono
sorpreso dalle sue parole. I miei tre anni a Firenze sono stati indimenticabili, con dei ragazzi straordinari e una società altrettanto straordinaria. La Fiorentina merita di stare dove sta e averla battuta è un grande merito».
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