La Francia di Carapaz: vince al Tour ma perde i Giochi

Successo di tappa dell'olimpionico, che però non sarà convocato dall'Ecuador

La Francia di Carapaz: vince al Tour ma perde i Giochi
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È chiaro che il Tour finisce domenica a Nizza, ed è altrettanto chiaro che ci sono due tappe alpine in grado di lasciare il segno: domani arrivo a Isola 2000, con il Vars e la Bonette da scalare; sabato arrivo a Col de la Couillole, con un colle di seconda e tre di prima categoria.

È chiara anche la vittoria sulla via delle Alpi Marittime dell'ecuadoriano Richard Carapaz, già nel libro d'oro del Giro, che ieri si lascia alle spalle uno dei gemelli Yates Simon -, una Vuelta, e lo spagnolo Mas, tre volte secondo al Giro di Spagna. Insomma, un podio regale che la dice lunga sull'agonismo e sulla partecipazione.

In verità ci dice anche che se il ciclismo italiano avesse un Carapaz (in foto) tra i propri elementi, forse non lo lascerebbe a casa, come invece farà la nazionale dell'Ecuador. Intanto perché è il campione olimpico in carica, poi perché qui in Francia Carapaz si è vestito per un giorno di giallo e ieri si è portato a casa una vittoria di tappa che la dice lunga sul suo stato di forma. Invece la Federazione dell'Ecuador per i Giochi gli ha preferito Narvaez, maglia rosa iniziale a Torino al Giro prima che questa passasse dal secondo giorno e definitivamente sulle spalle di Pogacar. Una vittoria vera in una tappa di mezza montagna corsa a velocità sostenutissima che ha visto tra i protagonisti oltre all'ecuadoriano e al già citato Simon Yates gente di valore come Thomas e Van Aert, Matthews e Stuyven, Mohoric e Bardet, per citare i più noti.

A proposito di livello, alle spalle di questi attaccanti di giornata non stanno di certo a pettinare le bambole. Alla faccia delle montagne che arriveranno, ieri se le sono date ancora di santa ragione. Neanche a dirlo, a muoversi ancora è la maglia gialla in persona.

Dove decolla Carapaz cerca spazio anche Pogacar: una provocazione, che mette a dura prova Vingegaard, che poi se la vede brutta anche con Evenepoel che nei quattro chilometri conclusivi gli porta via una dozzina di secondi. A proposito, adesso Pogacar ha 3'11 su Vingegaard e 5'09 su Evenepoel. Da domani fuori i secondi.

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