Ganna, un altro oro con record del mondo

Ormai ci ha abituato alle imprese Filippo Ganna, il supervelocista che dà del tu ai record dell'ora. Nella terza giornata dei Mondiali di ciclismo su pista, in corso a Saint Quentin en Yvelines (Parigi), il 26enne campione di Verbania ha vinto la finale dell'inseguimento maschile battendo un altro italiano, Jonathan Milan, a cui va la medaglia d'argento. Pochi giorni fa Ganna si era tolto lo sfizio di battere il record dell'ora, oggi, portando a casa la sua quinta medaglia d'oro iridata, ha abbassato il record del mondo nella specialità dell'inseguimento, fermando le lancette a 3'59"636.

Grandissima la sua prestazione, che senza dubbio beneficia anche di un momento di forma straordinario. Sulla pista di questi tempi è difficile trovare un atleta in grado di impensierire Ganna. E il verbanese, giustamente, continua la sua golosa collezione di ori. Nella gara di oggi il terzo posto è andato al portoghese Alves Oliveira.

"Quella di oggi è stata una delle giornate più intense - ha detto a fine gara -: questa mattina non volevo scendere in pista, perché pensavo alle vacanze. I miei compagni, però, mi hanno convinto a cambiare idea; è per questo che li ringrazio". In queste parole c'è tutta la semplicità e naturalezza di un ragazzo come tanti, che dopo mille sacrifici giustamente pensava al meritato svago. Ma l'istinto del campione non è venuto meno: gli ha suggerito di stringere ancora un po' i denti, di fare un altro sforzo. E un altro bellissimo successo è arrivato.

Ganna racconta come si è preparato all'ultima impresa: "Prima ho ascoltato un po' di musica, ero carico, la falsa partenza di Milan mi ha permesso di stabilizzarmi, ho mantenuto alta la concentrazione e alla fine è andata bene. La pista qui è veloce, spero di tornarci per le Olimpiadi nel 2024, l'obiettivo era di vincere la medaglia, è arrivato il record del mondo ed è tanto meglio".

Le ultime parole sul suo avversario, l'italiano Milan: "Con Jonathan ci siamo detti 'vinca il migliore', ma il futuro è suo. Questo derby mi è piaciuto e dimostra che il ciclismo italiano è a un livello alto. Ero pronto al duello con lui, ma questa sera penso che ci berremo una birra assieme".

Da segnalare anche il buon quinto posto del ventenne Matteo Bianchi nella finale del km da fermo.

Dopo avere battuto il record italiano in qualifica, l'atleta di Bolzano ha gareggiato in 1'00"012 nella prova dominata dall'olandese Jeffrey Hhogland (58"106). Argento al francese Landerneau e bronzo allo spagnolo Martinez.