La sensazione è che ai vertici del Genoa non ci sia una linea univoca sulla strada imboccare, così tra cambi frequenti di allenatori e dirigenti, il club più antico di Italia si ritrova sul fondo della classifica, in piena zona retrocessione. Un terzultimo posto che alla vigilia del campionato nessuno si aspettava e che pone diversi interrogativi sulla gestione del club. Interrogativi che per forza di cose deve essersi posto anche Enrico Preziosi, il presidente del grifone, pronto a tornare allo stadio per affrontare la contestazione dei tifosi.
Preziosi rompe il silenzio e crede nella salvezza del Genoa
Il numero uno dei rossoblu è tornato a parlare a distanza di mesi, l'ultima volta lo aveva fatto per commentare la salvezza strappata all'ultimo secondo a Firenze. "Mai più un anno così", aveva promesso, per poi trovarsi in condizioni ancora più precarie delle precedenti. Ciò che oggi preoccupa i tifosi del Genoa è l'apparente immobilismo della società sul mercato, con operazioni a costo zero e nessun investimento all'orizzonte. C'è chi si chiede se ci sia la reale volontà di salvarsi. Enrico Preziosi, dal canto suo, dice di avere le idee chiare: "Siamo ancora in tempo per mantenere la categoria", le parole rilasciate a Il Secolo XIX, a cui garantisce rinforzi: "Il nostro impegno c'è stato e non mancherà. Ricordo comunque che la campagna acquisti in estate era stata apprezzata dalla gente. Infatti ad inizio campionato nessuno pensava alla contestazione".
In merito alla protesta della tifoseria, che questa volta si preannuncia feroce, Preziosi dice: "Io sono uno che la faccia la mette sempre. Posso tornare allo stadio già questa domenica, non ho alcun problema. I tifosi però devono promettermi di non offendere la mia famiglia. Il momento è difficile, sono pronto a tornare ma se sento un insulto me ne vado. Se non è possibile resto in silenzio e lavoro come fatto fino ad ora".
Il Genoa torna su Iago Falque, ci prova per Quintero e tiene in caldo Castro
Salvezza che, matematicamente parlando, resta alla portata del Genoa, anche se la lotta sembra essersi ristretta a quattro squadre ovvero Lecce, Brescia, Spal e appunto il Grifone. Per vincere questo 'quadrangolare' occorrono innesti pronti che possano dare garanzie a mister Nicola. Al momento Perin, Behrami e Destro non appaiono in grado di incidere radicalmente sul rendimento della squadra, dunque occorrono giocatori costosi oppure lottatori pronti a sposare la causa. Dopo aver rimediato una fila di no sul mercato, il Genoa pensa a qualche ex per tirarsi fuori dai guai.
De Maio e Iago Falque sono due idee per la difesa e per l'attacco, attenzione però a Ceccherini della Fiorentina e Ferrari del Sassuolo. Nicola li conosce molto bene e ritiene possano dare un contributo. Tra gli altri nomi da tenere in considerazione c'è sempre Castro del Cagliari e Quintero, pista complicata, del River Plate.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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