È bastato il cognome per scatenare l'inferno. Dichiarazione: «Questa squadra è veramente eccezionale. Pensate se ci fossero soltanto giocatori bianchi». La Germania torna a essere uber alles grazie al pensiero e alle parole della vicepresidente della Bundesgliga, di nome Katrin Eckardt sposata Goring, non Hermann vicepresidente del Reich suicida a Norimberga ma Michael, pastore luterano. Va da sé che illazioni, sospetti e insinuazioni hanno fatto il pieno, la frase di frau Katrin non si presta a interpretazioni, rispedisce indietro la Germania al suo periodo più orribile, la nazionale è multietnica, comunque trattasi di ragazzi di origini diverse, Musiala, Gundogan per citare i realizzatori dei gol contro l'Ungheria ma infine tedeschi forti, fedeli, non certamente diversi dai loro sodali tedeschi dalla fonte. Di certo il colore della pelle è un alibi ignorante, proprio la Germania conferma l'assurdità, l'inopportunità dell'affermazione scappata alla vicepresidente della serie tedesca, tenuto soprattutto conto che la Goring-Eckardt non è una nostalgica filonazista, anzi è deputata del partito del partito Alliance 90/The Greens, definita l'ala della realpolitik e non contraria ai cristiano democratici, impegnata nelle problematiche sociali delle donne, dei giovani e delle famiglie, membro del Bundestag di cui è stata vicepresidente e ancora fa parte dell'assemblea della chiesa evangelica tedesca.
Nulla poteva far prevedere l'uscita clamorosa, Katrin è stata invitata a cancellare il tweet, alcuni ne chiedono le dimissioni, accusata di razzismo manifesto fa tornare alla memoria il caso Tavecchio (optipobà) delle nostre parti, si attende la reazione di Rudiger massimo esponente del gruppo black in nazionale, siamo ovviamente al limite della follia e del ridicolo. Totale: la Germania è promossa al prossimo turno, per Katrin Goring-Eckardt l'Europeo è finito.
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