Due su due: le grandi favorite, dominatrici della stagione in Coppa del Mondo, hanno vinto anche l'oro olimpico. Che bello. Dopo l'oro di Sara Hector in gigante, Petra Vlhova si è presa lo slalom, con modalità del tutto diverse però e non senza sofferenza. Ottava dopo la prima manche, Petra ha dato tutto nella seconda senza però impressionare e se ha vinto è perché Sara Hector, sì, ancora lei, le ha regalato la gara inforcando dopo l'ultimo intermedio, 13 dalla fine, dove era passata con 48/100 di vantaggio. Aggiungiamo che le prime due di metà gara, Duerr e Gisin, se la sono fatta un po' sotto finendo quarta e sesta ed ecco che la classifica è servita, con Liensberger e Holdener ad accompagnare la slovacca sul suo primo podio olimpico. Meritatissimo. E la Shiffrin? Ha sbagliato ancora, come in gigante, ed è uscita dopo pochi secondi. Pazzesco, incredibile, inimmaginabile e avanti di aggettivi per finire con questo: umano. Già, anche Mikaela è umana e ieri lo ha dimostrato. Può sbagliare due gare di fila, come il 99% degli sciatori ha fatto spesso in carriera, ma come a lei non era successo quasi mai: l'ultima nel 2018 (superG/gigante), quella precedente nel 2012 (gigante/slalom in gare di circuiti minori). La possibilità di riscattarsi arriva già oggi (cioè domani, nella notte italiana, alle 4) in superG. Non è la favorita, ma non va nemmeno esclusa dal gruppo delle favorite.
In attesa di scoprire se Sofia Goggia sarà al via, e se sì in che condizioni fisiche, tecniche e mentali, ci sono altre due italiane che puntano decise al podio: sono Federica Brignone, la più vincente in stagione con un bel tre su sette, ed Elena Curtoni, che segue Fede nella classifica di specialità grazie a una vittoria, un secondo e un terzo posto e che può contare sugli sci che si sono dimostrati i migliori sulla neve cinese, almeno finora (vedi commento a parte). Poco più indietro nella classifica di coppa c'è Lara Gut-Behrami, campionessa del mondo in carica e dominatrice della scorsa stagione. La ticinese fa paura, molta paura. Anche perché pure lei scenderà con ai piedi gli Head. Sci bomba (sempre Head) piedi buoni e attitudine vincente nelle gare di un giorno li hanno anche l'altra svizzera Corinne Suter e la norvegese Ragnhild Mowinckel, pericolosissime. La pista Rock della velocità, già vista e più o meno apprezzata nelle gare maschili, ha un lunghissimo e decisivo - tratto di scorrevolezza nel finale. Il segreto sarà fare bene la curva che immette in quel canyon. A memoria, è la prima volta che una gara così importante si disputa su una pista inedita. Saltate le preolimpiche nel 2021, il programma è rimasto invariato, con il superG a precedere la discesa e le relative prove cronometrate. Per questo, più che mai sarà importante fare una buona ricognizione e avere un buon numero. E qui andiamo sul sicuro, perché, in base alla classifica mondiale, Brignone sarà la prima a scegliere, Curtoni la seconda, Goggia (se) la quarta e Marta Bassino l'ottava. Se Sofia rinunciasse, il suo posto sarà preso da Francesca Marsaglia, che il numero invece non potrà sceglierlo.
La campionessa uscente è Esther Ledecka, che tenta un clamoroso bis del bis: in Corea nel 2018 vinse parallelo di snowboard e superG di sci alpino. In Cina ha già al collo l'oro della tavola, oggi cercherà di andarsi a prendere quello ben più difficile con due assi sotto i piedi.
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