Giro d'Italia 2014, da Belfast a Trieste

Si parte il 9 maggio. In coda le salite più dure. Nella penultima tappa lo Zoncolan: 10,1 km con un dislivello di 1.203 metri

Giro d'Italia 2014, da Belfast a Trieste

La grande corsa rosa prenderà il via il 9 maggio, a Belfast (Irlanda del Nord) e si concluderà a Trieste il 1° giugno. Stiamo parlando della 97^ edizione del Giro d'Italia (2014). In tutto sono 21 le tappe (3.449,9 km): alla penultima c’è l’arrivo clou sul Monte Zoncolan. In Irlanda i corridori resteranno per tre frazioni, unendo idealmente Belfast a Dublino, per poi tornare in Italia sfruttando la prima giornata di stop. Si ripartirà da Giovinazzo per attraversare Puglia e Basilicata sino agli arrivi in salita a Montecopiolo e Sestola, dove si comincerà a ricordare Marco Pantani a dieci anni dalla sua scomparsa. Il vero omaggio al Pirata avverrà dopo la giornata più lunga, l’11^, 249 chilometri da Collecchio a Savona, e la prima delle due cronometro individuale, quella di Barolo nella cosiddetta "tappa del vino". Sono previsti infatti due traguardi in cima, ad Oropa, dove lo scalatore si impose nel 1999 in maglia rosa, e a Plan di Monte Campione, dove mise in cassaforte il successo del 1998 dopo aver rimontato Tonkov.

Dopo la terza sosta ecco subito l’arrivo in Val Martello, con dentro Gavia, Stelvio (Cima Coppi) e la dura arrampicata finale sino ai 2059 metri. Come sempre la classifica si deciderà nelle ultime tre tappe prima della passerella a Trieste: l’arrivo in Valsugana, la cronoscalata di 26,8 chilometri sul Grappa e l’approdo sul "mostro" Zoncolan, una storica montagna che, in passato, ha esaltato le gesta di Simoni, Basso e Anton. Sarà dunque, ancora una volta, un Giro per scalatori, ma per certi versi meno stressante rispetto alle ultime edizioni e in grado di riservare opportunità anche ai velocisti. Le tappe "studiate" per gli sprinter, infatti, sono otto. Tre quelle a cronometro (due individuali, più la cronosquadre che aprirà la corsa). Cinque le tappe di alta montagna, altrettante quelle di media montagna.

Tutti, giustamente, si domandano se il vincitore del 2013, Vincenzo Nibali, difenderà il titolo.

Non è ancora sicuro: il campione siciliano potrebbe decidere di saltare il Giro per preparare meglio il Tour de France. Tra i big sono attesi Ivan Basso, Cadel Evans e Joaquim Rodriguez, detto "el purito" (il piccolo sigaro), che domenica ha vinto il Giro di Lombardia.

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