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Al terzo giorno le italiane ritrovarono podio e doppietta e videro che era cosa buona. Ha del biblico il week end di gare a Kvitfjell. Dopo due discese chiuse ai piedi del podio per pochi centesimi, la coppia di fatto più bella dello sci azzurro ritrova, grazie a tecnicismi di un superG, la via del podio e ci sale insieme: Federica Brignone vince la gara, sigillo numero 35, ottantesimo podio in carriera che per Sofia Goggia, terza a 9/100, è il sessantesimo in curriculum. Solide, cattive, incisive: ecco il loro sermone della montagna che arriva dalla Scandinavia dove, molto spesso, questa tappa è stata la chiave di volta della stagione, piazzata così com'è, a 3 settimane dalle finali.
E allora anche Brignone può recitare il suo discorso delle beatitudini, perché ieri ha incrementato il suo vantaggio nel ranking overall di un altro gruzzolo ora sono 251 punti - su Lara Gut Behrami che, senza gli errori che l'hanno relegata a 6/100 in seconda piazza, chissà dove sarebbe. Ma con i se e con i ma non si arriva al traguardo e ieri hanno sbagliato in tante. In primis la stessa Brignone che ha fatto faville per restare in linea ad una porta blu e, con notevole sangue freddo, non si è scomposta fino al traguardo. «Una ciliegina sulla torta di una prova complicata e con molti errori», ammette col sorriso. Goggia, dopo i centesimi persi nelle due discese, sorride del suo tris personale: è terza in tutte le classifiche, overall, superG e discesa e fa un chiaro endorsement: «Fede mia avversaria in velocità? È una delle migliori perché ha lavorato molto sulla scorrevolezza».
Ieri si sono viste magie anche a firma di Alice Robinson: quarta, sta studiando anche da velocista. E che dire di Lindsey Vonn? In lizza per un podio fino al segmento della compressione, per l'americana il tempo non sembra essere passato: scia come e meglio di 6 anni fa, al netto di qualche errore ad ogni gara, frutto più della disabitudine alla competizione che delle primavere sulle spalle. Ed allora: Brignone guida, dopo una delle gare più avvincenti della stagione, la classifica generale, ma anche il ranking di discesa con 16 punti su Cornelia Huetter e 34 su Goggia. In quello di superG è seconda a 55 punti da Gut. Ora ci si sposta oltre confine, ad Are per gigante e slalom.
Da Kranjska Gora, in Slovenia, arriva una doppietta firmata
da Henrik Kristoffersen che si prende, oltre al gigante di sabato, anche lo slalom di ieri, davanti al connazionale Timon Haugan (17/100) e Manuel Feller (23/100). Gli azzurri? Alex Vinatzer è nono, Stefano Gross 18simo.
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