Ci abbiamo preso gusto e non è proprio il caso di fare gli schizzinosi: prendiamo e portiamo a casa. Due tappe due vittorie azzurre: sabato con Top Ganna, ieri con Diego Ulissi. Dopo l'uomo del tempo, eccoci a quello che il tempo lo coglie e sa sceglierlo. Se ti muovi troppo presto sei fritto, se lo fai con un attimo di ritardo la corsa la guardi poi da spettatore. Diego Ulissi non sbaglia nulla: prende la ruota giusta, quella del suo fido compagno di squadra Valerio Conti, e come un Alberto Tomba si fa tirare su da Valerio nemmeno fosse uno skilift. Il laziale lo porta in rampa di lancio e poi ci pensa Diego a mettere a posto tutti, andando a vincere la sua 7ª tappa al Giro d'Italia in carriera.
Il toscano della Uae Emirates si porta a casa la seconda tappa del Giro d'Italia con arrivo ad Agrigento precedendo nell'ordine il tre volte campione del mondo Sagan e Honoré. «Quando ho visto che salivamo troppo lentamente, ho detto a Valerio (Conti, ndr) di accelerare per staccare i velocisti ha spiegato il toscano -. Siamo stati perfetti, sono davvero contento per questa settima vittoria. Non so se è il successo più bello, ma è importante affermarsi quando ci sono i più forti».
La tappa come da previsioni vive su una fuga di giornata animata da De Gendt, seguito da Bais, Tonelli, Gastauer e Van Empel. Il belga transita per primo sul Gpm di Santa Ninfa e sul traguardo volante. Quando mancano 8 km all'arrivo il gruppo torna compatto, e nel finale la corsa è tutto scatti e controscatti. Buon ottavo posto per Vincenzo Nibali in vista della tappa di oggi che si concluderà sull'Etna. «Sapevo che era un arrivo perfetto per le caratteristiche di Diego ha spiegato lo Squalo -. Siamo amici e ci alleniamo insieme quasi tutti i giorni. È una stagione strana, che ho riprogrammato come fossimo a gennaio. Centrare l'obiettivo al Giro sarà difficile, ma vado avanti, rimanendo concentrato e lavorando come sempre».
Ancora una volta giornata no per l'Astana di Jakub Fuglsang. Dopo il ritiro di sabato di Miguel Angel Lopez - vittima di una caduta nella crono inaugurale - ieri è stata la volta del russo Vlasov, una delle possibili sorprese del Giro, costretto anche lui ad abbandonare la corsa a causa di problemi gastrointestinali.
Oggi si sale: 150 km da Enna fino all'Etna (Linguaglossa Piano Provenzana).
La pendenza media dell'ascesa al vulcano è del 6.6%, le medie maggiori sono circa del 9% e il picco dell'11% si trova a 1500 m dall'arrivo. Questa sera avremo sicuramente un'altra maglia rosa, speriamo che il nostro ciclismo sia in grado di reggere all'onda d'urto.
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