di Benny Casadei Lucchi
nostro inviato a Valencia
Tutto secondo copione. Cioè tutto ai limiti dell'impossibile per Andrea Dovizioso e la Ducati. Afferrare qui il mondiale domani sembra diventare sempre più impresa disumana. Nel circuito da kart di Valencia, Marquez è infatti incontenibile e prima centra la pole, cioè la partenza numero 45 dalla prima fila (record man Mick Doohan a 58, Vale Rossi secondo con 54) poi centra anche la caduta numero 27 stagionale, a due passi dal primato assoluto di Sam Lowes a quota 29.
Fatto sta, Marc e la Honda davanti a tutti in 1.29.897, seguono Zarco su Yamaha, un redivivo Iannone con la Suzuki e Lorenzo finito rovinosamente nella ghiaia mentre volava. Dovi? Dovi solo nono, distante oltre un secondo e dietro anche al tester Ducati Pirro e a Valentino in difficoltà con la Yamaha. Paolo Ciabatti, team manager Ducati lo dice chiaro: “Non è la qualifica che ci aspettavamo”. Anche Marc lo dice chiaro e tondo, ma sono concetti ben diversi: “Altra caduta, è proprio Marquez style" scherza, "però solo fino al warm up, poi basta. Domani alla curva 2 e alla 4, dove sono caduto oggi, proverò ad essere più calmo, la pole è importante, qui è difficile passare, ma sono contento di essere là davanti per fare la mia gara ed evitare di dipendere dagli altri... Anche se Iannonene Zarco accanto...”.
Parole sante.
Lo sa bene lui, lo sa bene Dovi che sperava di fare di più, lo sa bene Iannone che, dopo tante difficoltà, gongola per aver centrato la prima fila con la Suzuki. Forse proprio Andrea là davanti a fare una partenza delle sue è l'ultima speranza di Dovizioso di ingarbugliare la corsa di Marc... A meno che Marquez style non conceda il tris.
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