Gravina: io più forte grazie a Papa Francesco

Il n°1 Figc: "Ero tra mecenati e cialtroni... In caso di stop, playoff o un algoritmo"

Gravina: io più forte grazie a Papa Francesco

«Abbiamo convissuto tra mecenatismo e cialtronismo». Parola di Gabriele Gravina, numero uno della Figc intervistato ieri da Sky. Soddisfatto per la ripresa del campionato, la qual cosa permette al calcio «di uscirne rinforzato. Siamo nel momento delicato della programmazione, pronti a ripartire ma vigili: i rischi sono sempre molto alti». Insomma: un colpo al cerchio e uno alla botte, al termine di «settimane complicate. Sono venuti fuori i veri volti di certi personaggi e ho capito quanto sia importante accantonare tutta una serie di figure apparentemente positive e che invece portano negatività: abbiamo dovuto oltrepassare i filosofi dell'ovvio, gli anfitrioni dell'emergenza, i sostenitori del tutto non si può fare. I nomi li tengo per me (facile però pensare a chi ha cambiato bandiera strada facendo, ndr), ma credo siano abbastanza evidenti i confronti avvenuti in questo periodo. Nei primi giorni della crisi ho seguito le indicazioni arrivate da Papa Francesco: questo periodo ha messo a nudo la vulnerabilità dell'essere umano e abbiamo capito quante fragilità portiamo avanti. La qual cosa mi ha reso molto più forte».

Avanti, allora. Anche se la sensazione è che per arrivare al dunque sia stato necessario una sorta di commissariamento del mondo del pallone: praticamente da inizio marzo il ministro dello Sport Spadafora ha infatti dettato l'agenda alla Figc, tra lo stop alle partite e i vari protocolli per la ripresa. Fino all'attuale battaglia per i prossimi gol da trasmettere in chiaro: «Cercherò una mediazione anche nei prossimi giorni, ma non escludo un intervento normativo le sue parole al Tg2 - Spero di incontrare quanto prima i rappresentanti dei broadcaster: sono abituato al dialogo, quando poi non lo trovo mi assumo le mie responsabilità».

Ecco, appunto: visto che il mondo del pallone da solo non pare potercela fare, la soluzione verrà calata dall'alto. Ormai quasi dietro l'angolo, però, c'è di nuovo il calcio giocato: quello per arrivare al termine di questa stagione e quella per il 2020/21. «Se il prossimo campionato ripartirà il 12 settembre, intensificando alcune date durante la sosta invernale, dovremmo chiudere nei tempi previsti. Il nuovo decreto legge, con la norma Gravina, consente comunque alla Figc di adottare format differenti: siamo pronti a valutare soluzioni alternative». In caso di un nuovo stop, esiste allora un piano B che prevede playoff e playout.

Dulcis in fundo, l'algoritmo: «Nel caso in cui non si riesca ad arrivare in fondo, ricorreremo a un algoritmo che terrà conto di diversi fattori legati ai risultati e a elementi oggettivi. Lo proporremo nel prossimo consiglio federale dell'8 giugno. Ci sarà la cristallizzazione della classifica, ricorrendo a un algoritmo per giungere alla definizione della classifica finale».

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