C'è la data dell'assemblea elettiva Figc (il 3 febbraio 2025) non ancora la candidatura del presidente in carica Gabriele Gravina. Avrà ancora un mese di tempo - la deadline è il 25 dicembre, 40 giorni prima delle elezioni - per sciogliere la riserva, sullo sfondo resta sempre quell'indagine della Procura di Roma a suo carico nel periodo in cui guidava la Lega Pro.
«Se mi ricandido? Ho verificato i numeri, sono consapevole di averne molto importanti - ha detto Gravina -. La scelta però non è legata al risultato ma al fatto se ci sono i presupposti perché si possa guidare la Figc con una serenità diversa e una prospettiva per il calcio italiano. Dipenderà molto anche dalla volontà politica delle componenti, con le quali avvierò un confronto aperto e da ciò tirerò le somme, comunicando la mia decisione».
E a chi gli chiede se gli piacerebbe una candidatura unica, Gravina risponde: «A prescindere dal nome, vorrei che ci fosse senso di grande unità, è già successo nel 2018 e parzialmente anche nel 2021 e i risultati si sono potuti constatare». Undici club di A si sono opposti al ricorso contro le modifiche dello Statuto, un altro punto a favore di Gravina. «Mi auguro che possano diventare 20 - così il presidente Figc -. Da parte nostra c'è massima disponibilità dopo aver concesso piena autonomia. In Serie A sta prevalendo finalmente un atteggiamento di collaborazione e di buonsenso verso la tutela degli interessi generali del calcio italiano».
Il consiglio Figc ha stabilito, su richiesta della stessa Lega di A in vista del Mondiale per club,
un'ulteriore finestra di mercato dal 1° al 10 giugno 2025. E nel Campionato Primavera 1 maschile verrà introdotta la sperimentazione della rimessa laterale in fase d'attacco in caso di prolungata trattenuta del portiere.
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