Sedici squadre nella fase finale dell’Europeo 2004 che si svolge in Portogallo. Gli azzurri escono al primo turno preceduti da Svezia e Danimarca solo per la differenza reti e sospetto «biscotto». A Lisbona il 4 luglio 2004 la Grecia sconfigge i padroni di casa del Portogallo per 1-0 grazie al gol di Charisteas. Su Il Giornale Tony Damascelli spiega i segreti di una vittoria che ha del clamoroso. Titolo: Gli Dei giocano in Grecia.«La Grecia ha vinto il titolo di campione d’Europa. Questo resterà scritto nel libro del calcio, non altro. Ha vinto giocando un football ritenuto antico e antiquato da chi frequenta le scuole di pensiero moderno ma ha dimenticato l’essenza e la bellezza di questo sport che è davvero unico.
Ha vinto giocando all’italiana, ha detto anche qualche audace e smemorato opinionista. Così giocando l’Italia ha vinto tre mondiali, lasciando queste abitudini ne ha perduti altri. (...) La Grecia questo ha saputo fare, dando una lezione a ballerini, modelli, sputatori, primedonne fasulle, vecchi arnesi.
Non è un fenomeno che durerà nel tempo ma durerà la sua lezione, la lezione di tutto questo campionato d’Europa. I fuochi d’artificio illuminano la notte di Lisbona. Ad Atene danzano il sirtaki e bevono retsina, informate Zeus che ci sono nuove divinità in arrivo. Era ora. Kalinikta».
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