Grosso guaio a Milanello: Kessiè va ko

Stiramento da valutare. E l'ivoriano ne approfitta per parlare del rinnovo

Grosso guaio a Milanello: Kessiè va ko

Si è fermato Kessiè, il motore del Milan finito secondo dietro l'Inter, protagonista decisivo nella sfida finale con l'Atalanta. Si è fermato e per fortuna di Pioli non si è trattato di un grave insulto muscolare. Dai primi report sanitari di Milanello è emersa la diagnosi di uno stiramento, la cui gravità dev'essere valutata meglio nelle prossime 48 ore, ma che di fatto cancella il nome di Kessiè dall'elenco dei titolari per le prime due sfide (Samp a Marassi e Cagliari a San Siro) del torneo.

L'assenza, aggiunta a quella già prevista di Ibra, rappresenta una partenza in salita ripida per il Milan di Pioli già in qualche modo costretto subito ad affrontare curve a gomito del calendario.

Il probabile recupero dei due pilastri di cemento armato del Milan è fissato - per ora - al 12 settembre, tra un mese giusto giusto, dopo la sosta per le nazionali e in coincidenza con l'appuntamento con la Lazio a San Siro e la Juventus a Torino nella settimana successiva. Nell'intermezzo di quella settimana è poi previsto il debutto nel girone di Champions league: c'è da non dormire la notte.

Kessiè ha un curriculum eccezionale anche dal punto di vista fisico. Nel Milan, di recente, si è fermato solo 4 giorni, nell'aprile del 2019. Ha pagato nell'occasione gli straordinari fatti in Giappone con la selezione olimpica della sua nazione. Già, nella stagione tradizionale, è risultato infatti tra i più presenti (50 sfide) del Milan e ha tirato la carretta da cima a fondo. Ha usufruito di poche vacanze perché è poi ripartito per Tokyo dove ha disputato altre 4 sfide. Troppe anche per un carrarmato come lui.

I piani di calciomercato del Milan non cambieranno. Tre sono gli arrivi previsti nella scaletta di Maldini e Massara, tre restano gli obiettivi per i tre ruoli attualmente scoperti e cioè un 7 (candidato Florenzi), un 10 (qui c'è più di un nome) e un quarto centrocampista da affiancare a Kessiè, Bennacer e Tonali, questi ultimi due chiamati a reggere il peso nelle prime due sfide di campionato. Prima di lasciar partire Pobega (destinazione Cagliari) deve arrivare il centrocampista, possibilmente con le caratteristiche di Kessiè visto che Franck a gennaio partirà - con Bennacer - per la coppa d'Africa. Inutile ripetere che quello di Bakayoko è il profilo che si addice alla bisogna.

Resta aperta anche la questione rinnovo contrattuale. E la pausa negli allenamenti ha già consentito a Kessiè di avere un colloquio per definire l'intesa economica con il club per giungere a una decisione finale che rappresenta, per il Milan, una garanzia sul futuro. Pioli non è il tipo da piangersi addosso, non l'ha fatto quando rimase con pochi titolari nella stagione scandita dal Covid, figurarsi ora.

Chiederà un supplemento di attenzione e dedizione agli altri esponenti e tra questi anche a Rebic che ieri ha ricevuto la sgradita notizia d'essere rimasto fuori dalle convocazioni della Croazia per punizione. Aveva criticato il ct per l'esito deludente dell'europeo.

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