Dopo le aspre polemiche per l'inesistente rigore a favore assegnato dall'arbitro giapponese Nishimura nel match d'esordio con la Croazia, il Brasile era chiamato a una prova d'orgoglio. Di fronte il Messico, vincente al debutto contro il deludente Camerun di Eto'o, nonostante le due reti ingiustamente annullate a Giovani dos Santos. Scolari costretto a rinunciare a Hulk, al cui posto non c'è Willian, ma a sorpresa Ramires. Messico che si ripresenta con gli undici dell'esordio.
Pronti, via e si capisce che per il Brasile sarà una partita complessa, squadra di Herrera messa bene in campo e padroni di casa che fanno fatica a costruire. Nei primi 20 minuti nulla da registrare se non un paio di interventi duri, con le squadre che non risparmiano l'agonismo in campo. Seleçao che non trova il bandolo della matassa come con la Croazia e cresce la sensazione che manchi qualcuno in grado di dettare i tempi e tessere gioco con Paulinho e Luiz Gustavo, tanto efficaci nel costruire quanto a disagio quando devono inventare. Inoltre Fred, già fermato in un paio di occasioni in off-side, nonostante una vena realizzativa importante (17 reti in 32 gare con la maglia nazionale) non appare all'altezza di molti dei suoi compagni.
Partita equilibrata, la prima occasione da annotare è di marca messicana con Herrera che, dalla distanza, obbliga alla deviazione Julio Cesar per un angolo che non vede solo l'arbitro Cüneyt . Neppure il tempo di disperarsi che è il Brasile ad andare ad un passo dalla rete: cross dalla destra e Neymar va e rimane in cielo per un colpo di testa che Ochoa toglie dall'angolino, con la parata più bella, sin qui, del Mondiale. Bravissimi entrambi.
Quello del talento del Barcellona, però, è un fuoco di paglia per un Brasile che continua a non incidere se non con una serie di velleitarie conclusioni da lontano, facilmente controllate da Ochoa. Ancora Messico al 40' con Vasquez da lontano, pallone di poco fuori con l'ex portiere nerazzurro che dava l'impressione, però, di controllare. 43' e questa volta occasione per i padroni di casa con Paulinho, dopo un appoggio di petto di Thiago Silva. Il centrocampista inseguito una stagione dall'Inter, però, viene murato dall'intervento dell'ottimo Ochoa. Ultima occasione della prima frazione per un risultato di parità sostanzialmente corretto. Più possesso di palla brasiliano, Messico sempre bravo a mantenere le distanze e pericoloso da fuori. Cresce il dubbio che la squadra di Scolari, però, nonostante qualche elemento straordinario, non sia qualitativamente una delle Seleçao destinate a rimanere nelle storia.
Ritmo che manca e Scolari, al rientro dagli spogliatoi, cerca di trovarlo con l'inserimento di Bernard. Cambio che sembra azzeccato con Bernard che, dopo un centinaio di secondi, innescato da Dani Alves, si inserisce perfettamente e centra per Neymar, anticipato provvidenzialmente da un difensore messicano. Messicani, però, che non stanno a guardare. El Tri che non arriva neanche per sbaglio in area con i suoi attaccanti, ma dai 25 metri non ha paura a tirare. Prima è Guardado a sparare un tracciante che viene provvidenzialmente deviato da Thiago Silva, poi conclusioni di Vasquez ed Herrera che sfiorano la traversa, per una squadra di Herrera che sembra aver preso il possesso del centrocampo. Brasile che non la vede più e Messico che cannoneggia dalla media distanza. Per annotare un'azione dei padroni di casa occorre sempre affidarsi a Neymar. Calcio di punizione defilato dai 30 metri e l'asso catalano chiude bene superando la barriera con il pallone, controllato da Ochoa, che sfiora il montante. 68' e in un Brasile che stenta, esce un inguardabile Fred e dentro Jô che, quanto meno ha forti poteri taumaturgici, visto che dopo 20 secondi Neymar raccoglie di petto e costringe Ochoa all'ennesima prodezza. Nonostante non avvenga alcun stravolgimento tattico, l'ingresso di Jô sembra aver restituito ai padroni di casa ben altro smalto. Proprio Jô , al 75', su servizio di Bernard, conclude da dentro l'area, strozzando il pallone che si perde sul fondo.
Dentro Chicarito Hernandez, oggetto del desiderio dell'Inter di Thohir, per l'attaccante dello United un quarto d'ora per mettersi in mostra ed è lo stesso che, dopo un paio di minuti, con una veronica stupenda causa un giallo per Thiago Silva. Proprio l'ex centrale rossonero dopo qualche minuto fa gridare al goal, su un inserimento di testa con Ochoa che compie il quarto intervento prodigioso, mostrando una reattività incredibile. Brasile ad imprecare ma Messico pericoloso con due conclusioni pericolose per un match che non riserva più emozioni.
Ai punti il Brasile avrebbe meritato qualcosa di più, ma ha trovato sulla sua strada un portiere in serata di grazia; la Seleçao però non dissipa i dubbi emersi già all'esordio.
Il Messico deve dire grazie al suo numero uno, ma sostanzialmente non ruba nulla e fa la sua onesta partita. Per il Brasile ora prova Camerun, mentre il Messico, se i Leoni indomabili non faranno sorprese, dovrà giocarsi la qualificazione all'ultima giornata con la Croazia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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