Haaland-Juve, il retroscena: Juve avrebbe detto "no"

Il tweet del Borussia Dortmund viene pubblicato alle 15.33 di domenica 29 dicembre: "Il club ha firmato Erling Braut Haaland", mentre i tifosi bianconeri leggevano su tutti i quotidiani sporitivi che l'attaccante era a un passo dalla Juventus. Una doccia gelida, che dopo ventiquattore ore ancora nessuno si spiega.

Borussia Dortmund verpflichtet Erling Haaland. #Haaland2024 pic.twitter.com/NOHt7l7bgL

— Borussia Dortmund (@BVB) 29 dicembre 2019

A rivelare i retroscena dell'affare è Tuttosport, che racconta che a fermare Fabio Paratici dall'acquisto del talentuoso attaccante del Red Bull Salisburgo sarebbero stati i costi troppo alti dell'affare. Secondo quanto spiega il quotidiano diretto da Jacobelli, lo Borussia Dortmund per bruciare la concorrenza, composta dalla Juventus, dal Manchester United e dal Lipsia, ha speso 125 milioni di euro. Una cifra monstre che si compone di 22 milioni per il cartellino dell'attaccante, 8 di commissioni al padre del baby talento, 15 all'agente Mino Raiola, che ha curato la trattativa. A tutto questo va sommato lo stipendio: 40 milioni netti, che lordi diventano 40 e vanno moltiplicati per cinque anni.

Numeri monstre

Una cifra che sicuramente rappresenta quello che può diventare il giovane Haaland ma che la Juventus non sarebbe stata disposta a spendere per un giocatore che avrebbe inizialmente solo arricchito la panchina. Infatti, al club di Agnelli il bomber norvegese sarebbe stato un'alternativa di pregio ai vari Cristiano Ronaldo, Paulo Dybala e Gonzalo Higuain. Non proprio comparse. Paratici ha deciso di non concludere l'affare, nonostante fosse veramente a un soffio dall'astro del Salisburgo. L'esborso econonico sarebbe stato valutato troppo alto e avrebbe rischiato di creare squilibri di spogliatoio e finanziari.

E inoltre, la Juventus non ha mai nasconto di voler fare un altro investimento alla Cristiano Ronaldo. Il costo di Haaland avrebbe intacco delle finanze che ora ul club potrà usare per acquistare una stella come Mbappé o come un altro giovane che ha già dimostrato di poter calpestare i campi europei.